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Cronaca
02.04.2025 - 11:40
Foto di repertorio
Doveva essere un normale incontro di calcio giovanile, ma si è trasformato in una scena surreale di violenza sugli spalti. Durante la partita del campionato Under 13 professionisti tra Union Clodiense e Cittadella, disputata sul campo di Sant’Anna di Chioggia, alcuni genitori delle due squadre si sono resi protagonisti di una vera e propria rissa.
Tutto è iniziato quando dagli spalti sono partiti insulti pesanti nei confronti del dirigente della Union Clodiense, chiamato a dirigere l’incontro in quanto, in questa categoria, le gare vengono autogestite anche nell’arbitraggio. Alcuni genitori della squadra ospite non hanno gradito le sue decisioni e hanno iniziato a contestarlo in modo acceso, lanciando offese che hanno coinvolto anche i giovani giocatori in campo.
A quel punto, i genitori della Clodiense hanno replicato agli insulti, alimentando una tensione che è rapidamente sfociata in scontro fisico. Pugni, calci e persino una bottigliata in testa a un uomo hanno trasformato le tribune in un vero e proprio ring. Di fronte alla situazione degenerata, l’arbitro ha deciso di interrompere definitivamente la partita, concordando la sospensione con i dirigenti del Cittadella.
L’accaduto ha richiesto persino l’intervento delle forze dell’ordine, allertate per prevenire ulteriori escalation di violenza. Fortunatamente, al loro arrivo la rissa si era già placata, ma il match non è stato più ripreso.
Le due società hanno preso immediatamente le distanze dall’episodio con una nota congiunta, in cui condannano fermamente ogni forma di violenza:
"Union Clodiense e As Cittadella si dissociano nella maniera più assoluta dai gravi fatti verificatisi sugli spalti e condannano qualsiasi episodio di violenza, sia verbale che fisica".
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