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Mortise, minaccia e aggredisce mamma e figlia di 15 anni: arrestato

Un incubo durato mesi si conclude con l'arresto e l'espulsione del responsabile

Mortise, minaccia e aggredisce mamma e figlia di 15 anni: arrestato

Un drammatico episodio di violenza familiare si è consumato a Mortise, dove un giovane tunisino di 19 anni è stato arrestato il 1 aprile per aver perseguitato e aggredito la sua ex fidanzata di 15 anni e la madre di quest'ultima. L'arresto è avvenuto grazie all'intervento della Polizia, che ha messo fine a una situazione di terrore che durava da mesi.

Tutto ha avuto inizio quando la giovane, dopo circa un anno di relazione, ha deciso di interrompere il rapporto con il ragazzo, che si era rivelato sempre più violento e prevaricatore. Le due donne hanno raccontato agli agenti che il 19enne le minacciava quotidianamente con messaggi e telefonate, arrivando persino a promettere alla ragazza che avrebbe fatto una brutta fine se lo avesse lasciato.

La situazione è degenerata la sera del 31 marzo, quando madre e figlia hanno incontrato il giovane in un bar per comunicargli la rottura definitiva. La discussione è presto sfociata in violenza: il ragazzo ha tirato i capelli alla quindicenne, colpendola con un pugno, e ha aggredito anche la madre intervenuta per difenderla. Le due donne, ferite, sono riuscite a fuggire e a rifugiarsi presso l'abitazione dell'ex marito della donna. Nonostante ciò, il giovane le ha inseguite, arrampicandosi sulla grondaia per raggiungere il balcone dell'abitazione, ma si è dileguato prima dell'arrivo della Polizia.

Le vittime si sono recate al pronto soccorso quella stessa sera: alla ragazza sono stati diagnosticati 10 giorni di prognosi per trauma cranico, mentre alla madre 7 giorni per contusioni al volto e trauma cranico. La situazione è culminata il giorno successivo quando la nonna della giovane ha segnalato alla Polizia la presenza del ragazzo sotto casa sua. Gli agenti sono intervenuti prontamente, rintracciandolo poco distante.

Dai successivi accertamenti è emerso che il giovane aveva inviato ulteriori messaggi minatori alla sua ex fidanzata poche ore prima dell'arresto. Le indagini hanno confermato una lunga serie di comportamenti persecutori e violenti nei confronti delle due donne. Il 19enne, senza fissa dimora e irregolare sul territorio italiano, era già noto alle forze dell'ordine per precedenti legati a stupefacenti, false identità e lesioni.

Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto il divieto di avvicinamento alle vittime. Contestualmente è stato emesso il nulla osta per l’espulsione: il giovane è stato trasferito al Centro di Permanenza per i Rimpatri (Cpr) di Milano in attesa del definitivo allontanamento dall’Italia.

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