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Maxi-sequestro al porto di Venezia: oltre 900mila medicinali illegali sequestrati

Valore sul mercato nero stimato in 2,3 milioni di euro

Maxi-sequestro al porto di Venezia: oltre 900mila medicinali illegali sequestrati

Oltre 900mila medicinali illegali provenienti da paesi extra UE sono stati intercettati dalle forze dell'ordine al porto di Fusina, a Venezia, grazie a un’operazione congiunta tra il II Gruppo della Guardia di Finanza e i funzionari dell'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.

I farmaci erano nascosti in un semirimorchio appena sbarcato da una nave proveniente dalla Grecia, occultati sotto un carico legittimo destinato a diverse aziende logistiche italiane. Durante i controlli doganali, effettuati tramite scanner mobile, gli agenti hanno individuato alcuni bancali imballati con cellophane nero, una tecnica usata per mascherare la merce illegale.

Successive ispezioni fisiche hanno rivelato circa 900mila dosi di medicinali di origine asiatica, privi di tutte le certificazioni necessarie per l'ingresso nel mercato italiano. I farmaci sequestrati erano ad uso urologico e, se immessi sul mercato nero, avrebbero fruttato circa 2,3 milioni di euro.

Questa operazione si inserisce in un piano di rafforzamento dei controlli, previsto dal Protocollo d’Intesa firmato il 3 aprile 2023 tra la Guardia di Finanza e l'Agenzia delle Dogane, con l’obiettivo di tutelare la salute pubblica e contrastare il contrabbando internazionale.

I medicinali sequestrati, privi di autorizzazione da parte dell'AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco), rappresentano un grave rischio per la salute, poiché potrebbero essere alterati o contenere principi attivi non conformi alla legislazione italiana.

Tutti i prodotti sono stati posti sotto sequestro penale, e i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica per violazioni relative alla normativa sui farmaci (D.Lgs. 219/2006).

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