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Cronaca
12.04.2025 - 09:42
Un'agghiacciante rapina messa a segno il 21 dicembre 2022 ai danni di una coppia di anziani si trasforma in un caso giudiziario dai contorni inquietanti. A finire sotto accusa è la loro collaboratrice domestica, ora rinviata a giudizio con l’accusa di essere la basista del colpo. Ma non è tutto: la donna dovrà rispondere anche di detenzione di droga ai fini di spaccio.
Quel giorno, Rosanna Vitale, all’epoca 81enne, si trovava sola in casa quando un uomo con il volto coperto da un passamontagna è entrato nell’abitazione armato di una pistola giocattolo, priva del tappo rosso di sicurezza. Dopo averla minacciata, le ha tappato la bocca con del nastro adesivo e le ha legato mani e piedi. La donna, sotto shock, ha indicato al rapinatore dove trovare borsa e gioielli. Il marito, rientrato poco dopo, ha messo in fuga il bandito suonando il citofono.
Le indagini della Polizia hanno portato a identificare nella domestica 40enne, difesa dall’avvocato Alessandra Nava, la presunta complice. La donna avrebbe organizzato il colpo insieme all’ex marito, un georgiano con cui aveva riallacciato una relazione sentimentale. L’uomo, 39 anni, è attualmente irreperibile e sono in corso nuove ricerche per rintracciarlo.
Durante una perquisizione nella casa della donna, gli inquirenti hanno trovato anche una quantità di hashish, che ha fatto scattare un'ulteriore accusa per spaccio di sostanze stupefacenti. Il processo si aprirà il 15 gennaio 2026.
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