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Due denunce per ricettazione e un arresto per violazione del divieto di dimora a Padova: operazioni dei Carabinieri

Due interventi dei Carabinieri a Padova: recuperate biciclette rubate e arrestato un uomo per violazione del divieto di dimora

Due denunce per ricettazione e un arresto per violazione del divieto di dimora a Padova: operazioni dei Carabinieri

Bici elettrica - foto di repertorio

A Padova un episodio di cronaca ha coinvolto due uomini di 40 anni, di origini rumene e residenti nella città, i quali sono stati denunciati dai Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Padova. I due sono sospettati di ricettazione in concorso. L'episodio si è svolto durante la notte di giovedì, quando un giovane studente universitario di 23 anni ha contattato il numero di emergenza 112, segnalando di trovarsi nei pressi di un condominio nella zona Arcella. Attraverso un'applicazione, il giovane aveva localizzato la sua bicicletta elettrica, che gli era stata sottratta il giorno precedente in via Tiepolo. Grazie alle informazioni fornite dal ragazzo, i Carabinieri sono riusciti a individuare esattamente il garage indicato dal sistema di localizzazione della bicicletta rubata. Una volta giunti sul posto, è stato identificato il proprietario del garage, che si trovava all'interno dell'appartamento insieme a un connazionale. La perquisizione del garage ha permesso di recuperare la bicicletta segnalata e un'ulteriore bicicletta, rubata a un ventenne di Cadoneghe e denunciata come scomparsa lo scorso martedì. Le due biciclette sono state restituite ai legittimi proprietari, mentre per gli uomini è scattata una denuncia in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Padova.

In un altro caso sempre a Padova i Carabinieri della stessa sezione hanno arrestato un cittadino tunisino di 35 anni, privo di fissa dimora in Italia. L'arresto è avvenuto in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Padova l'11 aprile scorso. L'uomo aveva violato più volte le prescrizioni relative al divieto di dimora nella regione Veneto, a cui era sottoposto per reati contro la fede pubblica commessi a Padova nel mese di gennaio. Dopo essere stato identificato dai militari, il 35enne è stato condotto in carcere.

Si precisa che il procedimento è in fase di indagini preliminari e che la colpevolezza degli indagati potrà essere accertata solo all’esito del giudizio.

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