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Cronaca
14.04.2025 - 13:27
Foto di repertorio
Credeva di poter aggirare le regole dell’esame teorico per la patente di guida grazie a un sofisticato sistema tecnologico nascosto sotto i vestiti. Ma la tecnologia, in questo caso, ha giocato contro di lei. Una donna di 37 anni di origine indiana, residente nel trevigiano, è stata denunciata dalla polizia per cognizione fraudolenta e rivelazione illecita di comunicazioni.
La truffa è stata scoperta pochi giorni fa nei locali della Motorizzazione Civile di Treviso, dove la donna si era presentata come candidata per sostenere la prova scritta. L’allarme è scattato quando un esaminatore, durante il controllo preliminare con il metal detector, ha rilevato la presenza di apparecchiature elettroniche non autorizzate.
Allertato il 113, sul posto è intervenuta una volante della Questura di Treviso, che ha immediatamente proceduto con una perquisizione approfondita. Gli agenti hanno trovato un trasmettitore audio per auricolari, un dispositivo per la trasmissione dati via rete telefonica, e soprattutto un auricolare nascosto nell’orecchio destro, infilato talmente in profondità da richiedere l’intervento del personale medico del Pronto Soccorso del Ca’ Foncello per rimuoverlo in sicurezza.
Tutti i dispositivi rinvenuti sono stati sequestrati e la candidata è stata formalmente denunciata. Il suo tentativo era chiaro: ricevere suggerimenti da remoto durante il test, grazie a un collegamento audio diretto con un complice.
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