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Cronaca
16.04.2025 - 11:19
Foto di repertorio
Cercava popolarità sui social, ha trovato invece un'aula di tribunale. Un trentenne di Vittorio Veneto è finito nei guai per un video girato all'interno del Duomo cittadino, dove si è filmato mentre proferiva bestemmie e insulti contro la Chiesa, Gesù, la Madonna e i cristiani. Il contenuto, pensato per attirare visualizzazioni su TikTok e Instagram, si è trasformato in un boomerang legale.
Il gesto, oltre a indignare la comunità, ha portato il giovane davanti a un giudice con l’accusa di aver violato due articoli del codice penale relativi all'offesa a una confessione religiosa. Difeso dall’avvocato Giovanni Maccarrone, il ragazzo ha scelto di evitare una condanna penale diretta accettando un percorso alternativo: lavori socialmente utili presso la Caritas, dove svolgerà attività di volontariato.
Un patteggiamento che rappresenta una seconda possibilità, quella di trasformare un atto offensivo e superficiale in un’occasione di riflessione e crescita personale. Il programma alla Caritas, infatti, ha anche l’effetto positivo di estinzione del reato, evitando così che l’episodio finisca per segnare indelebilmente la fedina penale del giovane.
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