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Cronaca
18.04.2025 - 12:14
Foto di repertorio
Quattro carabinieri sono stati condannati dal Tribunale di Vicenza con pene comprese tra otto mesi e quattro anni e nove mesi di reclusione, per aver aggredito due giovani durante un controllo improvviso, scaturito dalla vista di uno spinello. I fatti si sono verificati nel luglio del 2019 nel comune montano di Enego, sull’Altopiano di Asiago.
Secondo la ricostruzione della pubblica accusa, i militari – uno in uniforme e tre in abiti civili – si trovavano a piedi nei pressi di un gruppo di ragazzi, quando uno di loro, un vicebrigadiere, notò una sigaretta sospetta che passava di mano. A quel punto avrebbe spinto uno dei ragazzi per far cadere lo spinello, dando il via a un alterco degenerato in violenza fisica.
La situazione è precipitata rapidamente: calci, pugni e una colluttazione nel corso della quale un trentenne di origine kosovara ha battuto la testa sull’asfalto, riportando un trauma cranico, la frattura dell’osso occipitale e diverse costole rotte. Anche uno dei carabinieri è stato medicato per contusioni.
Ma l’aggressione, sempre secondo quanto emerso in aula, non si sarebbe fermata lì. Durante il trasporto del ferito in ambulanza, il mezzo si è fermato davanti alla caserma dei carabinieri di Enego, dove un altro giovane sarebbe stato nuovamente malmenato: immobilizzato a terra con un ginocchio sul volto, ha riportato ferite tali da richiedere una prognosi di 20 giorni.
Oltre alle lesioni, ai quattro militari è stata contestata anche l’accusa di falso in atto pubblico, per aver redatto una relazione di servizio ritenuta “non veritiera” e lontana dai fatti realmente accaduti.
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