Attimi di puro terrore questa mattina a Schio, dove una bambina ha rischiato di essere trascinata via dalla piena del torrente Leogra. Il drammatico episodio si è verificato intorno alle 9:40 sul ponte di Magrè, tra via Trento e Trieste. Provvidenziale è stato l'intervento congiunto dei vigili del fuoco e dei carabinieri, che sono riusciti a salvarla in extremis.
Secondo le ricostruzioni, la piccola si trovava insieme alla madre all’interno di un laboratorio di analisi situato nei pressi del ponte. In un momento di distrazione della donna, la bambina si sarebbe allontanata riuscendo a eludere la sua sorveglianza. In pochi istanti, è scivolata lungo una scarpata, finendo a ridosso del torrente Leogra, gonfio per le recenti piogge.
Allertati immediatamente, i carabinieri sono stati i primi ad arrivare sul posto, seguiti da una squadra dei vigili del fuoco. I soccorritori si sono calati lungo una serie di gradoni per raggiungere la bambina e bloccarla, mentre nel frattempo veniva predisposto un paranco per il recupero dall’alto. Una volta tratta in salvo, la piccola è stata coperta con un maglione prestato da uno dei soccorritori e avvolta in una coperta isotermica per proteggerla dal freddo.
Il recupero è stato completato da un operatore speleo-fluviale dei vigili del fuoco, che l’ha poi affidata alle cure del personale sanitario del Suem. La bambina è stata trasportata all’ospedale di Santorso per accertamenti, ma fortunatamente le sue condizioni non destano preoccupazione.
Nel frattempo, in supporto all’operazione, era stato dirottato anche l’elicottero Drago 149, impegnato in un’altra emergenza nella valle dell’Agno, insieme ai sommozzatori pronti ad intervenire se necessario. Fortunatamente, il loro intervento non è stato richiesto.
Un episodio che si è concluso nel migliore dei modi, grazie alla prontezza e al sangue freddo dei soccorritori, evitando quella che avrebbe potuto trasformarsi in una tragedia.