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Diritti dei lavoratori
23.04.2025 - 16:39
Matteo Hallisey, presidente di +Europa
“Il licenziamento di Elena Maraga, educatrice e modella su OnlyFans, è una vicenda che dovrebbe indignare chiunque creda nella libertà personale, nell’autonomia delle donne e nel diritto di essere valutati per le proprie competenze professionali, non per la propria vita privata.” A parlare è Matteo Hallissey, presidente di +Europa, che interviene con toni duri sulla vicenda che ha scosso l’opinione pubblica.
Secondo Hallissey, il licenziamento della giovane educatrice trevigiana non è legato alla qualità del suo lavoro – che nessuno avrebbe messo in discussione – ma piuttosto al fatto che abbia infranto un tabù sociale: quello di una donna che sceglie liberamente di mostrare il proprio corpo su una piattaforma online. “È un caso da manuale di moralismo ipocrita,” afferma il leader del partito europeista, “in una società che tollera quotidianamente corruzione, sessismo e discriminazioni, ma si scandalizza per una donna che esercita liberamente il controllo sulla propria immagine e sessualità.”
Più Europa condanna la scelta della scuola di procedere al licenziamento senza alcun confronto o dialogo con la lavoratrice. “Punire la libertà femminile non è educativo,” sottolinea Hallissey. “È una forma di discriminazione mascherata da difesa dei valori educativi. Ma che messaggio si dà ai bambini, se si insegna che la libertà può costare il lavoro?”
Il partito ribadisce il proprio sostegno a Elena Maraga e a chiunque rivendichi il diritto di vivere la propria vita senza dover chiedere il permesso, né subire il giudizio altrui. “Difendere Elena oggi,” conclude Hallissey, “non significa solo difendere una persona: significa difendere un principio fondamentale in una società democratica, quello della libertà individuale.”
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