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Crisi diplomatica

Il Venezuela nega l’estradizione di Nasato: per i sudamericani prevale il passaporto venezuelano

La Corte Suprema venezuelana respinge la richiesta dell’Italia: Luigi Nasato sarà processato in Venezuela per l’omicidio di Vincenza Saracino

Il Venezuela nega l'estradizione di Luigi Nasato

Il Venezuela nega l'estradizione di Luigi Nasato

Una svolta inattesa nel caso dell’omicidio di Vincenza Saracino. La Corte di Cassazione del Venezuela ha respinto ufficialmente la richiesta di estradizione presentata dall’Italia per Luigi Nasato, il 33enne accusato di aver ucciso la donna il 2 luglio 2024 a Canizzano, in provincia di Treviso.

Nonostante le pressioni diplomatiche e la documentazione inviata dalla magistratura italiana, le autorità venezuelane hanno deciso che Nasato verrà giudicato secondo il proprio ordinamento penale. Il rifiuto dell’estradizione, secondo quanto dichiarato, si fonda sullo “status” di cittadino venezuelano di Nasato, considerato prevalente rispetto al suo passaporto italiano.

Nel frattempo, l’imputato resterà in custodia cautelare in Venezuela, in attesa dell’apertura del processo. Una decisione che complica non poco il percorso giudiziario del caso, ma non interrompe la cooperazione tra i due Stati.

Il Procuratore della Repubblica italiana, Marco Martani, ha già annunciato l’invio del fascicolo d’indagine alle autorità di Caracas. In parallelo, si sta predisponendo una rogatoria internazionale per garantire la raccolta di testimonianze e prove utili al procedimento.

La famiglia della vittima attende giustizia, mentre l’iter processuale si sposta ora in ambito internazionale, dove le differenze tra i sistemi giuridici potrebbero allungare sensibilmente i tempi.

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