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Cronaca
30.04.2025 - 10:17
L'ospedale di Treviso
Una tragica vicenda ha scosso la comunità di Silea, dove un'anziana di 80 anni è deceduta il 17 aprile dopo complicazioni legate a una iniezione lombare effettuata dal suo medico di base, ora indagato per omicidio colposo. La donna, che soffriva di sciatalgia, si era recata dal dottor Francesco Cavasin, un medico di base con esperienza in reumatologia, nel gennaio 2024 per sottoporsi a un trattamento terapeutico volto a risolvere il suo problema di dolore lombare.
Poco dopo aver ricevuto l'iniezione, la situazione della paziente è peggiorata drasticamente: intense fitte alla schiena e, dopo il ricovero in ospedale, una serie di complicazioni che hanno portato alla sua morte tre mesi più tardi. Dopo essere stata ricoverata nel reparto di terapia intensiva, la donna era stata dimessa, ma le sue condizioni cliniche sono peggiorate progressivamente. I medici dell'ospedale avevano diagnosticato un'encefalite asettica e un grave coinvolgimento degli organi vitali.
La famiglia della vittima, preoccupata per l'evoluzione negativa del quadro clinico, aveva deciso di trasferirla in una casa di riposo. Ma la situazione è continuata a deteriorarsi, portando al decesso per polmonite dopo un ulteriore ricovero in ospedale. La famiglia ha presentato un esposto alle autorità, chiedendo chiarimenti sulla causa della morte, e dieci giorni dopo l'episodio, la Procura di Treviso ha deciso di aprire un'inchiesta, indagando il medico Cavasin per omicidio colposo.
Il pubblico ministero Giovanni Valmassoi ha affidato l'autopsia sul corpo della donna, che è stata eseguita il 30 aprile dall'anatomopatologo Alberto Furlanetto.
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