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Scomparsa di Clara Rossignoli: la Procura indaga per istituzione al suicidio

Ancora nessun risultato concreto dalle indagini, a quasi tre settimane dalla scomparsa della 79enne

Clara Rossignoli

Clara Rossignoli

Un fascicolo per istigazione al suicidio è stato aperto dalla Procura della Repubblica di Verona in merito alla scomparsa di Clara Rossignoli, 79 anni, residente a Porto di Legnago. Dell’anziana si sono perse le tracce dallo scorso 11 aprile, quando, secondo le ricostruzioni, si sarebbe allontanata volontariamente dalla propria abitazione senza lasciare alcun messaggio.

La denuncia è stata presentata ai Carabinieri tre giorni dopo, il 14 aprile, dalla figlia, dando il via a un’imponente macchina delle ricerche. A coordinare le operazioni è la Prefettura di Verona, con la collaborazione di Vigili del Fuoco e volontari della Protezione Civile. Sono state passate al setaccio strade, sentieri e il corso del fiume Adige, senza esito.

Le telecamere di sorveglianza della zona e le testimonianze raccolte non hanno finora fornito elementi utili a individuare la donna o chiarire le sue ultime ore. Un dettaglio inquietante emerge dagli accertamenti tecnici: il cellulare di Clara risulta spento già dal 9 aprile, due giorni prima della scomparsa. Da quel momento, nessuna cella telefonica è stata più agganciata.

Smentite, al momento, le voci su una possibile relazione sentimentale con un uomo anziano del luogo. Anche l’analisi dei conti bancari non ha rilevato movimenti sospetti o anomalie successive alla scomparsa.

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