Omicidio fuori dalla discoteca di Castelfranco: un video immortala l'agguato fatale

La vittima è Lorenzo Cristea, 20 anni di Trebaseleghe. Due arresti e sette indagati per rissa, erano tutti alterati da alcol e, forse, droghe

Adamo Chiesa

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05.05.2025 - 15:07

Immagine di repertorio

Un video lungo due minuti, girato da un testimone all’interno della propria auto, ha documentato il brutale omicidio avvenuto all’alba di domenica nel parcheggio della discoteca “Playa Loca” di Castelfranco Veneto. Nelle immagini, consegnate spontaneamente ai carabinieri dall'autore del video, si vedono le fasi più violente della rissa che si è conclusa con l’accoltellamento mortale di Lorenzo Cristea, 20 anni, residente a Trebaseleghe. Il giovane è morto poco dopo in ospedale per una grave emorragia provocata da cinque fendenti all’addome e al torace. In manette sono finiti due giovani: Badr Rouaji, 19 anni e incensurato, e Taha Bennani, 21 anni, entrambi residenti a Montebelluna. Rouaji, difeso dall’avvocato Fabio Venturino, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori. Bennani, difeso dall’avvocata Paola Miotti, non risulta al momento indagato per l’omicidio, ma le sue dichiarazioni non hanno convinto gli inquirenti. È in corso la verifica della sua posizione sul territorio nazionale. Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto e coordinate dal pubblico ministero Giulio Caprarola, hanno ricostruito l'origine della lite: uno scontro nato all’interno del locale per il presunto uso di un tavolino conteso tra i due marocchini e il gruppo italiano di cui faceva parte la vittima. Espulsi dalla discoteca dal personale di sicurezza, i due stranieri avrebbero atteso all’esterno per regolare i conti. Quando Cristea e i suoi amici sono arrivati alle auto per tornare a casa, verso le quattro del mattino, i due aggressori li attendevano con dei coltelli. Oltre a Cristea, è stato ferito gravemente anche Alessandro Bortolami, 22 anni, di Zero Branco, colpito da tre coltellate e ora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Montebelluna, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico. Sette giovani della comitiva di Cristea sono stati iscritti nel registro degli indagati per rissa. Le due auto con cui i feriti sono stati trasportati in ospedale sono state poste sotto sequestro. Un coltello a serramanico, con foggia militare, è stato ritrovato a una ventina di metri dal luogo dell’aggressione e sarà analizzato dai Ris di Parma.

In manette sono finiti due giovani: Badr Rouaji, 19 anni e incensurato, e Taha Bennani, 21 anni, entrambi residenti a Montebelluna. Rouaji, difeso dall’avvocato Fabio Venturino, si è avvalso della facoltà di non rispondere nel corso degli interrogatori. Bennani, difeso dall’avvocata Paola Miotti, non risulta al momento indagato per l’omicidio, ma le sue dichiarazioni non hanno convinto gli inquirenti. È in corso la verifica della sua posizione sul territorio nazionale.

Le indagini, condotte dai carabinieri della Compagnia di Castelfranco Veneto e coordinate dal pubblico ministero Giulio Caprarola, hanno ricostruito l'origine della lite: uno scontro nato all’interno del locale per il presunto uso di un tavolino conteso tra i due marocchini e il gruppo italiano di cui faceva parte la vittima. Espulsi dalla discoteca dal personale di sicurezza, i due stranieri avrebbero atteso all’esterno per regolare i conti.

Quando Cristea e i suoi amici sono arrivati alle auto per tornare a casa, verso le quattro del mattino, i due aggressori li attendevano con dei coltelli. Oltre a Cristea, è stato ferito gravemente anche Alessandro Bortolami, 22 anni, di Zero Branco, colpito da tre coltellate e ora ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Montebelluna, dove è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.

Sette giovani della comitiva di Cristea sono stati iscritti nel registro degli indagati per rissa. Le due auto con cui i feriti sono stati trasportati in ospedale sono state poste sotto sequestro. Un coltello a serramanico, con foggia militare, è stato ritrovato a una ventina di metri dal luogo dell’aggressione e sarà analizzato dai Ris di Parma.