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Cronaca

Badante killer, si indaga: disposta la riesumazione di quattro salme a Vicenza

Paola Pettinà, 46 anni, finta infermiera, è accusata di omicidio

Nuove regole per stagionali e badanti: permessi di lavoro e controlli intensificati

Foto di repertorio

Una vicenda dai contorni sempre più oscuri scuote Vicenza: Paola Pettinà, 46 anni, arrestata nelle scorse settimane con l’accusa di omicidio volontario, è al centro di una maxi indagine che potrebbe rivelare un quadro inquietante di morti sospette tra anziani di cui si prendeva cura.

Secondo gli inquirenti, la donna – che si presentava come badante e infermiera senza averne i titoli – avrebbe somministrato dosi eccessive di tranquillanti a quattro anziani, provocandone la morte. Le famiglie delle vittime avevano segnalato comportamenti anomali e decessi improvvisi, ma solo ora, grazie all’attività investigativa, si è deciso di fare piena luce sui fatti.

Il Gip del Tribunale di Vicenza, Matteo Mantovani, ha accolto la richiesta del pubblico ministero disponendo un incidente probatorio che prevede la riesumazione delle salme per eseguire esami autoptici e tossicologici.

Due esperti – il medico legale Antonello Cirnelli e la tossicologa Donata Favretto – sono stati incaricati di accertare se vi siano tracce di farmaci somministrati in dosi letali. La loro perizia sarà determinante per capire se si tratta di una serie di omicidi seriali mascherati da morti naturali.

La posizione della 46enne si aggrava di ora in ora: la donna, attualmente detenuta, avrebbe agito indisturbata per mesi, approfittando della fiducia di famiglie bisognose di assistenza. L’inchiesta è ancora in corso, ma si teme che i casi sospetti possano essere più di quattro.

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