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Cronaca
08.05.2025 - 11:33
La libertà di espressione sui social ha un limite preciso: quello del rispetto. Lo hanno imparato a proprie spese sei persone – quattro uomini e due donne – denunciate per diffamazione aggravata dopo aver pubblicato commenti offensivi contro la Polizia Locale dei Castelli su Facebook.
I fatti risalgono al 31 marzo scorso, quando una pattuglia, durante l’inseguimento di un sospetto spacciatore, è finita fuori strada, impattando contro una struttura ai margini della carreggiata. La scena, ripresa da un passante in bicicletta, è stata rapidamente postata sul gruppo Facebook “Sei di Montecchio Maggiore se”, dove in breve tempo ha scatenato una pioggia di reazioni.
Mentre il video originario si manteneva su toni ironici, diversi commentatori sono andati ben oltre, sfociando in insulti e pesanti denigrazioni contro gli agenti coinvolti e l’intero corpo della Polizia Locale. Parole che hanno superato i confini della critica legittima, trasformandosi in veri e propri attacchi lesivi della dignità personale e professionale.
Da qui, l’apertura di un’indagine per identificare i responsabili dei commenti più gravi. Gli investigatori hanno passato al setaccio i profili coinvolti, arrivando all’identificazione di sei soggetti – residenti tra Montecchio Maggiore, il resto della provincia di Vicenza e anche fuori regione – che sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria per violazione dell’articolo 595, comma 3 del Codice Penale, che disciplina la diffamazione aggravata.
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