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Violenze in famiglia

Treviso: aggredisce il marito in preda ai fumi dell'alcol, denunciata una 67enne

Una donna di 67 anni finisce a processo per maltrattamenti e lesioni: la vicenda svela una drammatica storia di violenze e dipendenze

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Dietro le mura di una tranquilla abitazione si è consumata per mesi una vicenda familiare dai contorni drammatici. Protagonisti una coppia di anziani coniugi: lui, 69 anni, vittima di una lunga serie di maltrattamenti; lei, 67 anni, ora imputata per violenza domestica e lesioni aggravate. Secondo l'accusa, la donna, spesso in stato di ubriachezza, avrebbe aggredito fisicamente e verbalmente il marito, con atti culminati in episodi di brutale violenza.

Alla base dei continui litigi ci sarebbero, secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dal pubblico ministero Daniela Brunetti, la morte improvvisa di uno dei figli della coppia e un rapporto ormai logorato da anni di incomprensioni e alcolismo. La donna, difesa dall’avvocato Antonella Picco, avrebbe trasformato il dolore in rabbia, scagliandola ripetutamente contro il compagno di una vita.

Il culmine della violenza sarebbe stato raggiunto nel novembre 2024. In quella occasione, la 67enne avrebbe colpito il marito alla testa con un attizzatoio in metallo. Non paga, lo avrebbe inseguito per casa fino a colpirlo in pieno volto con un bicchiere di vetro, provocandogli la frattura delle ossa nasali. Solo dopo questo ennesimo episodio, l’uomo, assistito dall’avvocato Alessandra Nava, ha trovato il coraggio di denunciare.

Nei mesi precedenti si sarebbero verificati numerosi altri episodi: pugni, morsi al braccio e al volto, oggetti scagliati con violenza, fino a danneggiare anche i mobili di casa. Alcune delle lesioni riportate dall’uomo sono state refertate al pronto soccorso dell’ospedale Ca’ Foncello con una prognosi di sette giorni.

A seguito della denuncia, la donna era stata sottoposta alla misura cautelare del divieto di avvicinamento, con l’applicazione del braccialetto elettronico. Tuttavia, secondo il racconto dell’uomo, la 67enne avrebbe continuato a violare la misura, facendosi trovare nei pressi del cimitero dove è sepolto il figlio o addirittura presso un distributore di benzina. Le continue infrazioni hanno convinto il giudice a inasprire il provvedimento: per la donna è ora scattato il divieto di dimora in tutto il Veneto.

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