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Nuova vita per 12 suore

San Giacomo di Veglia, suore di clausura in fuga cercano aiuto per arredare la loro nuova casa

Le 12 suore fuggite dal convento sono ospitate in un appartamento da un imprenditore locale

San Giacomo di Veglia, suore di clausura in fuga cercano aiuto per arredare la loro nuova casa

Foto di repertorio

Un appartamento, tanto coraggio, ma pochi beni materiali. È la situazione in cui si trovano le 12 suore di clausura che, nei giorni scorsi, hanno lasciato l'Istituto religioso di San Giacomo di Veglia, dopo l’allontanamento della badessa suor Aline e della priora suor Maria Paola, disposto dall’abate generale. La fuga è stata una reazione a un clima che le suore hanno giudicato insostenibile, ma ora si trovano ad affrontare una nuova realtà: la mancanza di un'abitazione adeguata.

Le suore sono state accolte in un appartamento messo a disposizione da un imprenditore del Coneglianese, ma l’alloggio è completamente privo di arredi. In mancanza di mobili, lenzuola e altri suppellettili, le suore hanno lanciato un appello pubblico per chiedere l'aiuto della comunità.

A dare una mano ci stanno pensando alcuni imprenditori locali che, sensibilizzati dalla situazione, si sono già organizzati per incontrare il nuovo vescovo di Vittorio Veneto, che sarà insediato il 25 maggio nel Duomo di Ceneda. Sebbene il convento di San Giacomo di Veglia non rientri nella giurisdizione di questa diocesi, in passato l'ex vescovo Corrado Pizziolo aveva elogiato i progetti dell’ex badessa, suor Aline, legandosi così in qualche modo alla storia di queste suore.

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