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Accoltellamento di Castelfranco

Svelate le cause della colluttazione: Lorenzo ucciso per una spinta

All'origine dell'omicidio del 20enne di Trebaseleghe, accoltellato fuori dalla discoteca Playa Beach Club di Castelfranco, una banale discussione sfociata in rissa

Foto della rissa

Foto della rissa

Un semplice contatto, una spinta accidentale nel privè della discoteca, sarebbe all’origine della tragedia che ha scosso la comunità di Trebaseleghe e quella di Castelfranco Veneto. Lorenzo Cristea, 20 anni, è morto nella notte tra sabato 4 e domenica 5 maggio dopo essere stato accoltellato all’uscita del "Playa Beach Club". Una violenza improvvisa, nata da un banale alterco che ha finito per trasformarsi in omicidio.

Secondo la ricostruzione degli inquirenti, tutto ha avuto inizio nel privè del locale, dove una discussione tra due gruppi di giovani – quello di Lorenzo e quello composto da Badr Rouajii, 19 anni, e Taha Bennani, 22, entrambi di origine marocchina – sarebbe degenerata in insulti e poi in uno scontro fisico. Il personale della discoteca sarebbe riuscito a sedare il litigio, invitando entrambi i gruppi ad allontanarsi.

Ma fuori, lungo via Pagnana, a circa 800 metri dal locale, la situazione è precipitata. Secondo gli amici della vittima, i due giovani avrebbero atteso il gruppo di Lorenzo e poi li avrebbero aggrediti, accoltellando il 20enne al cuore e all'addome: una delle quattro coltellate gli ha perforato l’aorta, provocandone la morte per dissanguamento. Gravemente ferito anche Alessandro Bortolami, 22 anni, di Zero Branco, mentre altri due ragazzi sono rimasti lievemente contusi.

Diversa la versione fornita dai due sospettati, ora detenuti con le accuse di omicidio volontario, tentato omicidio, lesioni personali e porto abusivo d’arma: i due avrebbero riferito agli inquirenti di essere stati invece circondati e aggrediti dal gruppo della vittima, arrivato con tre auto, e di aver reagito per difendersi.

Questa mattina, lunedì 12 maggio, sarà eseguita l’autopsia sul corpo di Lorenzo Cristea, affidata al medico legale Alberto Furlanetto. Un passaggio fondamentale per chiarire ulteriormente la dinamica dell’aggressione e fornire nuovi elementi all’indagine.

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