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Inchiesta Palude, Vallotto: "la Lega rimane con Brugnaro"

"Nessun danno d’immagine, avanti con i progetti per il bene di Venezia"

Inchiesta Palude, Vallotto: "la Lega rimane con Brugnaro"

Foto di repertorio

La Procura della Repubblica di Venezia ha presentato la richiesta di rinvio a giudizio per Luigi Brugnaro, sindaco del capoluogo lagunare, nell’ambito dell’inchiesta per corruzione denominata ‘Palude’, che coinvolge in totale 34 persone, tra cui i suoi più stretti collaboratori. Al centro dell’indagine, avviata mesi fa, ci sarebbero presunti episodi di mala gestione e irregolarità nelle relazioni tra enti pubblici e operatori privati.

La bufera giudiziaria sembra non scuotere però gli equilibri politici. Anzi, il segretario regionale della Lega, Sergio Vallotto, ai microfoni di radio Veneto24, difende la scelta di non abbandonare la maggioranza e rilancia la linea della continuità amministrativa:

«La nostra posizione è chiara: continuiamo a sostenere il Sindaco e l’attuale giunta, come abbiamo sempre fatto», ha dichiarato Vallotto.

Il segretario leghista punta l’attenzione su ciò che, a suo avviso, sarebbe davvero in gioco: il futuro di Venezia.

«Un commissariamento paralizzerebbe tutto in un momento cruciale. Ci sono progetti strategici già in corso – la bretella per l’aeroporto, il bosco del respiro, il nuovo stadio – che rischierebbero lo stop. Sarebbe un danno non solo politico ma sociale» ha detto.

Vallotto non nega la gravità delle accuse, ma difende il principio di presunzione d’innocenza e invita a non cedere a giudizi sommari:

«La giustizia farà il suo corso. Il Sindaco si difenderà nelle sedi opportune, e se ci sarà una sentenza, ne prenderemo atto. Ma fino a quel momento, è nostro dovere politico e civico mantenere questa maggioranza stabile».

Alla domanda sui rapporti diretti con Brugnaro, Vallotto ammette di non sentirlo da un po’, ma conferma una piena sintonia sulla linea amministrativa:

«Ci eravamo confrontati qualche tempo fa, e condividiamo obiettivi e visione. Non si tratta di sostenere Brugnaro in quanto persona, ma un modello di governo che guarda allo sviluppo di Venezia».

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