Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Tragedia sulla Treviso Mare, al via la perizia per chiarire la dinamica dello schianto mortale

Indagato per omicidio stradale un 55enne di Quinto

Sarà una perizia cinematica a far luce sull’incidente stradale che, lo scorso 27 aprile, è costato la vita a Vedad Osivcic, 32 anni, originario della Bosnia ma da tempo residente a Meolo. Il tragico schianto si è verificato lungo la Treviso Mare, all’altezza del territorio comunale, e ha coinvolto la moto Yamaha sulla quale viaggiava il giovane e un’auto guidata da un 55enne di Quinto di Treviso, ora indagato per omicidio stradale.

Secondo una prima ricostruzione, l’automobilista – difeso dall’avvocato Fabio Capraro – avrebbe ignorato l’obbligo di svolta a destra, immettendosi invece sulla strada regionale 89 in direzione Monastier con una svolta a sinistra vietata. Un’infrazione che avrebbe innescato l’impatto con la moto.

Tuttavia, la dinamica dell’incidente potrebbe essere più complessa. La Procura di Treviso, tramite il pubblico ministero Daniela Moroni, ha incaricato un consulente tecnico di condurre una dettagliata perizia cinematica per chiarire con esattezza le responsabilità. Sul tavolo anche l’ipotesi di un possibile concorso di colpa da parte della vittima: Osivcic, stando alle prime indiscrezioni, potrebbe aver viaggiato a una velocità superiore al limite di 70 km/h previsto per quel tratto.

L’esito dell’analisi tecnica, che richiederà almeno sessanta giorni, sarà determinante per stabilire se l’imprudenza dell’automobilista sia stata l’unica causa del tragico epilogo o se il comportamento del motociclista possa aver influito sull’esito fatale dello scontro.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione