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Interrogata per un like

Mette un like ad Altvelox e finisce nel mirino della Digos

Una donna convocata dalla Digos di Belluno per aver messo un "mi piace" a un post dell’associazione Altvelox

Immagine di repertorio

Immagine di repertorio

Una semplice interazione sui social è diventata oggetto di un interrogatorio da parte della Digos. Lo denuncia Altvelox, associazione impegnata in una battaglia legale contro l’uso di autovelox non omologati, secondo cui una cittadina sarebbe stata convocata dalla polizia per aver messo un "like" a un post pubblicato a febbraio sulla pagina dell’organizzazione.

Il contenuto in questione riguardava notizie relative al prefetto di Belluno. Durante l’interrogatorio – riferisce l’associazione – alla donna sarebbero state rivolte domande circa la sua eventuale conoscenza diretta con Gianantonio Sottile, presidente di Altvelox, oltre a verificare se seguisse regolarmente il sito web del gruppo.

La risposta dell’associazione non si è fatta attendere. "Abbiamo incaricato i nostri legali – si legge in una nota – di presentare denuncia alla Procura generale di Venezia, al Consiglio Superiore della Magistratura e nuovamente al Presidente della Repubblica. Non possiamo accettare che cittadini incensurati e legalmente attivi nella denuncia pubblica vengano trattati come soggetti pericolosi".

Altvelox rivendica di operare sempre entro i limiti della legalità e denuncia un clima che definisce intimidatorio. "Non siamo terroristi", afferma la nota, "ma cittadini che chiedono trasparenza e il rispetto delle regole".

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