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14.05.2025 - 17:35
Il giornalista Ario Gervasutti
Si chiude con un’archiviazione totale il procedimento a carico dell’ex senatore della Lega ed attuale imprenditore vicentino Alberto Filippi, 59 anni, amministratore delegato della società chimica Unichimica. L’uomo era stato indicato dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Venezia come presunto mandante dell’attentato a colpi di pistola contro il giornalista padovano Ario Gervasutti, avvenuto il 16 luglio 2018.
Il giudice per le indagini preliminari Carlotta Franceschetti ha accolto in pieno la richiesta di archiviazione, sposando le tesi difensive presentate dagli avvocati Cesare Dal Maso e Renzo Fogliata, che hanno dimostrato l’assoluta estraneità di Filippi ai fatti. Alla base delle accuse, la testimonianza del collaboratore di giustizia Domenico Mercurio, che aveva sostenuto che Filippi volesse colpire il giornalista in seguito ad alcuni articoli dedicati alla sua azienda.
La ricostruzione della difesa, accolta dalla Procura, ha rivelato invece un contesto diverso: il pentito avrebbe agito per vendetta personale, a causa di un contenzioso legato a una fornitura con cessione di credito.
«È la fine di un incubo – ha commentato Filippi –. Una vicenda chiusa solo grazie alla verità, al lavoro dei miei avvocati e alla vicinanza della mia famiglia. Sarebbe bastato interrogarmi prima di notificarmi l’avviso di garanzia». L’imprenditore ha annunciato l’intenzione di raccontare l’intera vicenda in un libro, sottolineando di aver subito «danni economici ingenti e impagabili dal punto di vista morale».
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