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Cronaca aggiornamento
19.05.2025 - 08:50
Foto di repertorio
Doveva essere una giornata di festa in laguna, si è trasformata in una tragedia che ha spezzato la vita di una ragazza di soli 17 anni. Anna Chiti, studentessa dell’Istituto Tecnico Nautico Sebastiano Venier, è morta sabato pomeriggio, intorno alle 18.40, cadendo in mare mentre si trovava a bordo di un catamarano ormeggiato nella marina privata di Sant’Elena, a Venezia.
Il dramma si è consumato in pochi istanti: la giovane stava maneggiando una cima, che si è improvvisamente impigliata nell’elica del motore. Trascinata violentemente sott’acqua, Anna non ha avuto scampo. Il comandante dell’imbarcazione ha tentato disperatamente di salvarla tuffandosi in acqua, ma non è riuscito a trattenerla.
A nulla sono serviti gli interventi immediati dei soccorritori: sul posto sono arrivati i Vigili del fuoco, i sommozzatori del nucleo di Vicenza, il personale medico del Suem 118, l’elicottero Drago, la Capitaneria di porto, la polizia locale e i carabinieri. Un sub ha recuperato il corpo della ragazza, ma ogni tentativo di rianimazione è stato vano. Sul corpo è stata riscontrata una grave ferita alla testa, probabilmente causata dal contatto con l’elica.
Una promessa spezzata del mare
Anna sognava il mare, lo studiava e si preparava a viverlo professionalmente: tra un anno sarebbe diventata allieva ufficiale di coperta. Quello a bordo del catamarano era il suo primo giorno di navigazione pratica. Si sta ora verificando il tipo di rapporto che legava la giovane all’imbarcazione — stage formativo o lavoro — e saranno analizzate anche le immagini di videosorveglianza della darsena per ricostruire l'esatta dinamica dell’incidente.
L’intera comunità scolastica e la cittadinanza sono sotto shock. Intorno alla famiglia, provata dal dolore, si sono stretti amici e compagni di scuola, in particolare la sorella gemella Giulia, che frequentava la stessa classe di Anna.
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