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19.05.2025 - 14:39
Foto di repertorio
Si aggirava alle prime luci dell’alba con volto coperto da uno scaldacollo e una parrucca arancione, ma è stato intercettato da una pattuglia della Polizia di Stato mentre camminava con fare sospetto lungo via Canestrini, vestito con abiti imbrattati di vernice rossa ancora fresca.
Fermato per un controllo, l’uomo – un 30enne italiano senza fissa dimora, originario di Reggio Emilia – aveva con sé un sacchetto contenente un irroratore a pressione, bombolette spray rosse, guanti in lattice e adesivi. Poco dopo, gli agenti hanno scoperto che alcune telecamere cittadine risultavano oscurate con vernice rossa, impedendone il normale funzionamento.
In via Facciolati, di fronte all’Ufficio Postale Padova 12, le vetrate erano state imbrattate con scritte dal contenuto complottista e no-vax: messaggi contro la sostenibilità ambientale, l’identità digitale e il green pass, accompagnati da simboli riconducibili al movimento ViVi e alla sigla “V_V”. Tra le scritte: “Sostenibilità e CO2 sono menzogne”, “Digitale identità = morte della libertà”, “AG 2030/45 = schiavitù”, e “#StopLeggeLorenzin”.
Portato in Questura e identificato come Luca Torelli, classe 1994, l’uomo è risultato già noto alle forze dell’ordine per episodi simili di deturpamento e imbrattamento. Dopo gli accertamenti è stato arrestato per danneggiamento di sistemi informatici o telematici (art. 635 quater del Codice Penale), mentre proseguono le indagini per gli altri reati correlati.
Vista la gravità del gesto e i precedenti dell’individuo, il Questore di Padova Marco Odorisio ha disposto nei suoi confronti la misura di Prevenzione Personale dell’Avviso Orale, a carico di persona ritenuta pericolosa per la sicurezza pubblica.
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