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Omicidio di Garlasco

Omicidio di Garlasco, si riapre il caso: oggi gli interrogatori di Sempio, Stasi e Marco Poggi

Marco Poggi, fratello della vittima, sarà interrogato a Venezia

Omicidio di Garlasco, si riapre il caso: oggi gli interrogatori di Sempio, Stasi e Marco Poggi

Foto di repertorio

A diciott’anni dall’omicidio di Chiara Poggi, uccisa il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia a Garlasco, la giustizia tenta un ultimo affondo. Oggi, martedì 20 maggio, saranno ascoltati in contemporanea tre protagonisti chiave: Andrea Sempio, Alberto Stasi e Marco Poggi.

Un appuntamento cruciale che avviene in due città diverse, ma che potrebbe imprimere una svolta alla nuova indagine aperta ufficialmente dalla Procura di Pavia. Mentre Sempio e Stasi verranno sentiti nel capoluogo lombardo, Marco Poggi – fratello della vittima – sarà interrogato a Venezia, nella caserma dei carabinieri, città in cui oggi risiede, in uno dei quartieri di Mestre.

Tracce, sospetti e contraddizioni: cosa vogliono sapere i magistrati

La Procura ha aperto un nuovo fascicolo, mettendo sotto indagine Andrea Sempio, all’epoca dei fatti amico di Marco Poggi. I riflettori sono tornati su di lui per una traccia genetica rinvenuta sotto le unghie di Chiara, una presenza mai pienamente giustificata nelle due precedenti inchieste archiviate. Con lui, verranno riascoltati anche Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima e unico condannato in via definitiva (16 anni di reclusione), e Marco Poggi, convocato come testimone assistito.

Il nodo del DNA e il sospetto “ignoto 2”

I periti, nominati dal gip di Pavia, hanno ricevuto sei quesiti fondamentali. Dovranno stabilire se le tracce genetiche prelevate nel 2007 siano ancora utilizzabili e se esista una compatibilità con il profilo di Sempio. Ma c’è di più: nel fascicolo è presente anche la figura di un “ignoto 2”, un DNA maschile mai identificato che comparirebbe su alcuni reperti.

Nel mirino anche la catena di custodia dei reperti, cioè la correttezza con cui i materiali sono stati conservati per oltre 17 anni: una variabile che potrebbe incidere drasticamente sulla validità probatoria.

Il nodo del DNA e il sospetto “ignoto 2”

I periti, nominati dal gip di Pavia, hanno ricevuto sei quesiti fondamentali. Dovranno stabilire se le tracce genetiche prelevate nel 2007 siano ancora utilizzabili e se esista una compatibilità con il profilo di Sempio. Ma c’è di più: nel fascicolo è presente anche la figura di un “ignoto 2”, un DNA maschile mai identificato che comparirebbe su alcuni reperti.

Nel mirino anche la catena di custodia dei reperti, cioè la correttezza con cui i materiali sono stati conservati per oltre 17 anni: una variabile che potrebbe incidere drasticamente sulla validità probatoria.

Stasi in aula, Sempio in silenzio?

Sempio, oggi 37enne, è difeso dagli avvocati Angela Taccia e Massimo Lovati, ed è possibile che scelga di non rispondere. La sua posizione è delicata: il suo DNA sarebbe compatibile con una delle tracce sotto le unghie di Chiara. A complicare la sua difesa ci sono tre telefonate misteriose, effettuate alla casa della vittima nei giorni in cui era da sola, e uno scontrino del parcheggio trovato giorni dopo l’omicidio ma consegnato solo un anno dopo.

Stasi, invece, comparirà davanti ai magistrati come testimone assistito. A lui si chiederà conto delle frequentazioni di Chiara, dei suoi rapporti con le sorelle Cappa e del suo ruolo nei giorni precedenti il delitto. Ha ottenuto la semilibertà, ma continua a proclamarsi innocente.

Marco Poggi ascoltato a Mestre

Il fratello di Chiara, Marco Poggi, verrà sentito oggi a Venezia, nella caserma dell’Arma, dove è stato convocato dalla Procura lagunare su richiesta dei colleghi pavesi. I magistrati vogliono chiarire chi frequentasse la villetta di via Pascoli nelle settimane prima del delitto, se Chiara avesse confidato a qualcuno che sarebbe rimasta sola e se Marco avesse parlato del viaggio in Trentino intrapreso con i genitori nei giorni del delitto.

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