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Cronaca

Furti, truffe e false identità: una carriera criminale da oltre 9 anni di carcere

Catturata dai Carabinieri una 31enne di origine francese responsabile di reati seriali in mezza Italia

Si è conclusa dopo oltre un decennio di reati e fughe l’incredibile parabola criminale di una donna di 31 anni, nata in Francia ma da anni radicata in Italia. A metterle finalmente le manette ai polsi sono stati i Carabinieri delle Stazioni di Laveno Mombello e Maccagno, che hanno eseguito un provvedimento di esecuzione penale emesso dalla Procura della Repubblica di Busto Arsizio.

La donna, attiva dal 2012 al 2023, si era resa responsabile di una lunga serie di reati contro il patrimonio, commessi in maniera continuata e con una sorprendente mobilità territoriale. Varese, Rovigo, Ravenna, Como, Mantova, Aosta, Alessandria, Rimini e Forlì-Cesena sono solo alcune delle province in cui aveva colpito. Per sfuggire alle conseguenze giudiziarie, adottava alias differenti, tanto da confondere a lungo le autorità in fase d’identificazione.

È solo grazie ai riscontri dattiloscopici e fotografici raccolti nel tempo in occasione dei diversi fotosegnalamenti, che è stato possibile collegare le 12 condanne definitive alla stessa persona. Un mosaico giudiziario che, messo insieme, ha determinato una pena complessiva di oltre 15 anni e mezzo di reclusione.

La strategia della donna per eludere la giustizia era astuta quanto cinica: faceva leva sulle tutele previste per le madri per evitare misure cautelari detentive. Nel corso degli anni, ha continuato a delinquere nonostante si presentasse puntualmente come donna incinta o madre di figli piccoli, riuscendo così a sfuggire alla custodia in carcere. Le condizioni personali, infatti, rendevano di fatto inapplicabili le misure più severe.

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