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Cronaca
03.06.2025 - 08:40
Giacomo Friso, l'accusato
Un video di trenta secondi, girato presumibilmente subito dopo il delitto, potrebbe riscrivere la dinamica dell’omicidio di Michael Boschetto, il 32enne ucciso a coltellate il 27 aprile 2024. Protagonista del filmato è Giacomo Friso, vicino di casa e amico d’infanzia della vittima, attualmente in carcere con l’accusa di omicidio volontario.
Il breve filmato – un selfie registrato da Friso stesso – è stato rinvenuto nel telefono di Michael, sequestrato dopo l’arresto ma rimasto finora in possesso dei familiari. È stato il padre del giovane, mentre sfogliava la galleria insieme alla fidanzata della vittima in cerca di ricordi, a imbattersi per caso nel file. La scoperta, avvenuta a oltre un anno di distanza dal fatto, ha lasciato la famiglia sconvolta.
Il contenuto del video, di cui non sono stati ancora divulgati i dettagli, è ora al vaglio degli inquirenti e verrà acquisito come prova nel processo a carico di Friso, che inizierà l’11 settembre. Gli investigatori ritengono possa trattarsi di un elemento determinante per chiarire quanto accaduto la notte del delitto.
Fin dai primi interrogatori, Friso aveva fornito una versione contraddittoria dei fatti, sostenendo di essersi difeso. Tuttavia, la dinamica descritta non ha mai convinto gli inquirenti, anche perché non ha mai fornito spiegazioni coerenti sul possesso del coltello da cucina lungo quasi 40 centimetri, risultato poi compatibile con le ferite rinvenute sul corpo di Michael.
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