Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Occultamento di prove

Quattro persone a processo per la morte di Luciano Paro, pensionato investito in bici a Silea

È iniziato il 3 giugno il processo contro Leonard Gashi, Bardhyl Gashi, Valmir Gashi e Bedri Jakupi, accusati di omicidio stradale, favoreggiamento e incendio doloso, per aver bruciato il veicolo dell'incidente

Luciano Paro, la vittima dell'incidente

Luciano Paro, la vittima dell'incidente

È cominciato oggi, martedì 3 giugno, il processo relativo alla tragica morte di Luciano Paro, pensionato 76enne deceduto dopo essere stato investito mentre andava in bicicletta a Silea. Quattro cittadini kosovari, Leonard Gashi, Bardhyl Gashi, Valmir Gashi e Bedri Jakupi, sono accusati a vario titolo di omicidio stradale, favoreggiamento e incendio del mezzo coinvolto nell’incidente.

Secondo l’accusa, la sera dell’8 maggio 2021, intorno alle 19:15, Luciano Paro stava percorrendo via Podgora quando, all’incrocio con via Grave di Papadopoli, fu colpito dallo specchietto laterale di una Volkswagen Golf che viaggiava a forte velocità nella stessa direzione. L’impatto lo sbalzò dalla sella della bicicletta. L’auto, invece di fermarsi, proseguì la corsa. Paro, noto a Treviso per aver gestito per molti anni un negozio di alimentari in Piazza Matteotti, riportò varie ferite tra cui una caviglia rotta. Pur essendo cosciente, il pensionato fu colto da un improvviso attacco cardiaco poco prima di salire sull’ambulanza, che causò la sua morte in pochi minuti.

Al centro del processo c’è Leonard Gashi, 37 anni, ritenuto alla guida dell’auto, mentre Bardhyl Gashi, 27 anni, Valmir Gashi, 35 anni, e Bedri Jakupi, 38 anni, sono accusati di favoreggiamento e di aver dato fuoco al veicolo coinvolto per cercare di eliminare le prove. Valmir Gashi si trova attualmente in carcere per una condanna per un altro omicidio.

Il procedimento, seguito dagli avvocati Mauro Serpico, Paolo Bottoli e Ermira Zhuri, è stato aggiornato al 17 giugno a causa di un errore burocratico che ha impedito la traduzione in tribunale di Valmir Gashi, il quale non risultava ufficialmente detenuto.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione