Inneggiava a Turetta e ora è nei guai: arrestato a Ferrara per aver violato il divieto di avvicinamento alla ex

Il ventenne, già denunciato per aggressioni e minacce, sorpreso con la ragazza alla stazione

Stefano Gabbiano

Email:

redazione@lapiazzaweb.it

04.06.2025 - 08:40

Inneggiava a Turetta e ora è nei guai: arrestato a Ferrara per aver violato il divieto di avvicinamento alla ex

Foto di repertorio

È stato arrestato di nuovo il ventenne ferrarese salito alla ribalta nei mesi scorsi per aver elogiato pubblicamente Filippo Turetta, il ragazzo reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, definendolo «un esempio» sui social. Il giovane è finito in manette per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata, una ragazza residente in provincia di Vicenza, che lo aveva già denunciato per ripetute aggressioni fisiche e minacce di morte, anche verso i suoi familiari. Il fermo è avvenuto nella mattinata di martedì 4 giugno nei pressi della stazione ferroviaria di Ferrara, dove i due giovani sono stati sorpresi insieme dai carabinieri, allertati dalla madre della ragazza. Saputo che la figlia stava per incontrare il suo ex, la donna ha avvisato subito i militari della stazione di Thiene (Vicenza), i quali hanno collaborato con i colleghi di Ferrara per evitare conseguenze peggiori. Un provvedimento ignorato Il ragazzo era già stato oggetto di un provvedimento restrittivo da parte del Gip di Venezia, che lo obbligava a mantenere le distanze dall’ex compagna. Il divieto era arrivato dopo episodi di violenza domestica, culminati in denunce formali e un’indagine a suo carico. Nonostante ciò, il ventenne aveva cercato di ricostruire la propria immagine, arrivando persino a scrivere a Gino Cecchettin, padre di Giulia, per chiedere perdono per le sue esternazioni inopportune. Gino Cecchettin, in un gesto di grande umanità, aveva accettato le scuse. Il gesto, però, non sembra essere stato accompagnato da un reale cambiamento di comportamento. Nonostante il divieto imposto dal tribunale, il giovane ha continuato a cercare la ragazza, fino all’incontro di martedì, che ha portato al nuovo arresto. Arrestato, poi rilasciato: il divieto resta Il giovane è stato portato in caserma dai carabinieri di Ferrara e trattenuto per accertamenti. Su disposizione del pubblico ministero, è stato poi rilasciato, ma resta in vigore il divieto di avvicinamento nei confronti della ex compagna. L’episodio riaccende il dibattito sulla tutela delle vittime di violenza e sulla reale efficacia delle misure preventive previste dalla legge.

È stato arrestato di nuovo il ventenne ferrarese salito alla ribalta nei mesi scorsi per aver elogiato pubblicamente Filippo Turetta, il ragazzo reo confesso dell’omicidio di Giulia Cecchettin, definendolo «un esempio» sui social. Il giovane è finito in manette per aver violato il divieto di avvicinamento alla sua ex fidanzata, una ragazza residente in provincia di Vicenza, che lo aveva già denunciato per ripetute aggressioni fisiche e minacce di morte, anche verso i suoi familiari.

Il fermo è avvenuto nella mattinata di martedì 4 giugno nei pressi della stazione ferroviaria di Ferrara, dove i due giovani sono stati sorpresi insieme dai carabinieri, allertati dalla madre della ragazza. Saputo che la figlia stava per incontrare il suo ex, la donna ha avvisato subito i militari della stazione di Thiene (Vicenza), i quali hanno collaborato con i colleghi di Ferrara per evitare conseguenze peggiori.

Un provvedimento ignorato

Il ragazzo era già stato oggetto di un provvedimento restrittivo da parte del Gip di Venezia, che lo obbligava a mantenere le distanze dall’ex compagna. Il divieto era arrivato dopo episodi di violenza domestica, culminati in denunce formali e un’indagine a suo carico. Nonostante ciò, il ventenne aveva cercato di ricostruire la propria immagine, arrivando persino a scrivere a Gino Cecchettin, padre di Giulia, per chiedere perdono per le sue esternazioni inopportune. Gino Cecchettin, in un gesto di grande umanità, aveva accettato le scuse.

Il gesto, però, non sembra essere stato accompagnato da un reale cambiamento di comportamento. Nonostante il divieto imposto dal tribunale, il giovane ha continuato a cercare la ragazza, fino all’incontro di martedì, che ha portato al nuovo arresto.

Arrestato, poi rilasciato: il divieto resta

Il giovane è stato portato in caserma dai carabinieri di Ferrara e trattenuto per accertamenti. Su disposizione del pubblico ministero, è stato poi rilasciato, ma resta in vigore il divieto di avvicinamento nei confronti della ex compagna. L’episodio riaccende il dibattito sulla tutela delle vittime di violenza e sulla reale efficacia delle misure preventive previste dalla legge.