Pedopornografia online, 15 perquisizioni: un arresto nel Vicentino e 14 denunciati in tutta Italia

Indagine sotto copertura del Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica di Piemonte e Valle d'Aosta con supporto della Polizia Postale

Adamo Chiesa

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06.06.2025 - 10:07

Immagine di repertorio

Una vasta operazione contro la pedopornografia online è stata condotta dalla Polizia Postale su tutto il territorio nazionale, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale di Torino. L’attività investigativa ha portato all’identificazione di 15 soggetti coinvolti nello scambio di materiale pedopornografico, tutti di sesso maschile e di età compresa tra i 20 e i 60 anni. Sono state eseguite 15 perquisizioni personali, locali e informatiche, disposte dalla Procura, con il supporto del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online. Le operazioni hanno portato all’arresto di un uomo residente in provincia di Vicenza, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale illegale realizzato con lo sfruttamento sessuale di minori. Gli altri 14 sono stati denunciati a piede libero. L’indagine, durata diversi mesi, è stata condotta sotto copertura su chat e piattaforme di messaggistica istantanea, e ha richiesto un elevato livello di specializzazione da parte degli operatori, sia nella fase investigativa che in quella esecutiva. Sono stati sequestrati numerosi dispositivi fisici e digitali — smartphone, tablet, hard disk, account email e social — che verranno ora sottoposti ad analisi forense per delineare con maggiore precisione le condotte illecite e verificare eventuali ulteriori responsabilità. Le autorità non escludono un allargamento del raggio d’azione dell’indagine.

Sono state eseguite 15 perquisizioni personali, locali e informatiche, disposte dalla Procura, con il supporto del Centro Nazionale per il Contrasto alla Pedopornografia Online. Le operazioni hanno portato all’arresto di un uomo residente in provincia di Vicenza, trovato in possesso di un ingente quantitativo di materiale illegale realizzato con lo sfruttamento sessuale di minori. Gli altri 14 sono stati denunciati a piede libero.

L’indagine, durata diversi mesi, è stata condotta sotto copertura su chat e piattaforme di messaggistica istantanea, e ha richiesto un elevato livello di specializzazione da parte degli operatori, sia nella fase investigativa che in quella esecutiva.

Sono stati sequestrati numerosi dispositivi fisici e digitali — smartphone, tablet, hard disk, account email e social — che verranno ora sottoposti ad analisi forense per delineare con maggiore precisione le condotte illecite e verificare eventuali ulteriori responsabilità. Le autorità non escludono un allargamento del raggio d’azione dell’indagine.