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Referendum, affluenza in Veneto ancora bassa: alle 19 ha votato solo il 14,68%

Rispetto le consultazioni passate, la partecipazione alle urne in Veneto appare tiepida. Venezia è la provincia più attiva, Verona la meno coinvolta

Referendum, affluenza in Veneto ancora bassa: alle 19 ha votato solo il 14,68%

Alle ore 19 di domenica 8 giugno in Veneto la partecipazione ai cinque referendum abrogativi è ferma al 14,68%, segnando un aumento rispetto al 6,99% rilevato a mezzogiorno. Tuttavia, questo incremento risulta insufficiente per recuperare il divario rispetto alle affluenze delle consultazioni referendarie precedenti, indicando un coinvolgimento ancora limitato dell'elettorato.

Un'analisi dettagliata dei dati per provincia rivela che Venezia si posiziona in testa con un'affluenza del 17%, in significativo aumento rispetto al 7,80% di mezza giornata. Seguono Padova con il 15,89% e Vicenza con il 13,81%. Belluno (13,75%) e Rovigo (13,55%) si trovano più distaccate, mentre Treviso registra un 12,41%, con Verona che chiude la classifica con un misero 11,93% di votanti.

Alle ore 12, i dati raccolti su 4.732 sezioni avevano già evidenziato una partecipazione tiepida: Padova (7,50%) e Venezia (7,80%) emergevano come le più dinamiche, mentre Treviso (6,33%) e Verona (6,54%) risultavano meno coinvolte.

I cinque quesiti oggetto di votazione trattano temi rilevanti, ma non sembrano aver catalizzato l'attenzione generale. I primi tre riguardano modifiche al Jobs Act: si propone di reintrodurre il reintegro per i licenziamenti illegittimi, abolire i tetti ai risarcimenti nelle piccole imprese e reintrodurre l'obbligo di causale nei contratti a termine. Il quarto quesito mira a potenziare la responsabilità dei committenti nei subappalti, con un focus sulla sicurezza sul lavoro, mentre il quinto intende ridurre da dieci a cinque anni il periodo di residenza necessario ai cittadini stranieri per richiedere la cittadinanza.

Per valutare l'attuale livello di coinvolgimento, è utile un confronto con le tornate elettorali precedenti. Alle ore 12 del 12 giugno 2022, durante i referendum sulla giustizia, l'affluenza in Veneto era del 8,9%, superiore alla media nazionale (compresa tra il 6,7% e il 6,8%). Sebbene già allora non risultasse entusiasmante, quel dato superava l'attuale partecipazione.

Ancora più evidente è il divario con il referendum consultivo sull'autonomia del Veneto del 22 ottobre 2017, quando a mezzogiorno aveva votato il 21,1% degli aventi diritto, tre volte il dato attuale di mezza giornata. Alla chiusura delle urne, l'affluenza si attestò al 57,2%, superando di gran lunga il quorum.

Oggi, il confronto mostra un andamento lento e poco partecipato, e per avvicinarsi a quelle percentuali sarebbe necessaria una decisa impennata nelle ore serali.

In conclusione, l'elettorato veneto dimostra attualmente una minore propensione alla mobilitazione rispetto al passato. Le rilevazioni successive saranno cruciali per comprendere se ci sarà un'inversione di tendenza o se il disinteresse continuerà a prevalere anche in questa tornata.

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