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Violenza di genere

Violenza sessuale su una minorenne: condannato un calciatore del Padova per i fatti avvenuti nel 2020 a Messina

Due anni di carcere per Carmine Cretella del Padova, sei per Clemente Crisci del Ragusa, entrambe le condanne per abusi su una ragazza allora quattordicenne

Carmine Cretella, centrocampista ventitreenne del Padova

Carmine Cretella, centrocampista ventitreenne del Padova

Il tribunale di Messina ha emesso la sentenza nei confronti di due calciatori accusati di violenza sessuale su una ragazza di 14 anni, con i fatti risalenti al novembre 2020, in pieno lockdown. Carmine Cretella, centrocampista ventitreenne del Padova, è stato condannato a due anni di reclusione, mentre Clemente Crisci, giocatore in forza al Ragusa e attivo nelle serie C e D, ha ricevuto una condanna a sei anni. Entrambi erano imputati insieme per gli stessi episodi, avvenuti quando militavano nella squadra del Messina.

Il pubblico ministero aveva richiesto pene più severe, rispettivamente nove anni per Crisci e sei per Cretella, quest’ultimo beneficiario di attenuanti riconosciute dal giudice, poiché la sua azione si sarebbe limitata a «palpeggiamenti», diversamente dall’amico. Ulteriori dettagli sulle motivazioni della sentenza saranno disponibili con il deposito degli atti.

La vicenda è emersa grazie alla denuncia del padre della vittima, che all’epoca dei fatti aveva appena 14 anni. La ragazza si è costituita parte civile nel processo, assistita dall’avvocato Domenico Andrè, mentre i due imputati erano difesi dall’avvocato Angelo Leone. Nessuno di loro era presente in aula al momento della lettura del verdetto.

Il giudice ha disposto inoltre un risarcimento immediatamente esecutivo di 5 mila euro a carico di Cretella e una provvisionale di 15 mila euro a carico di Crisci, con il resto del risarcimento da definire in sede civile.

Questa sentenza rappresenta il secondo caso di condanna per violenza sessuale tra i calciatori del Padova. Il primo riguarda Michael Liguori, attaccante classe 1999, condannato a tre anni e quattro mesi per un episodio simile avvenuto nel 2018 ai danni di un’altra quattordicenne. Nonostante la condanna, Liguori ha continuato a giocare come titolare fino alla scadenza del suo contratto a giugno, che non è stato rinnovato.

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