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Il caso diplomatico

Cinque veneti bloccati al Cairo durante marcia pacifica verso Gaza, ma ora stanno facendo ritorno in Italia

Dopo aver subito il sequestro temporaneo di passaporti e telefoni, ora viaggiano verso Istanbul per rientrare in patria in sicurezza

Khaled Al Zeer, portavoce della comunità palestinese in Veneto

Khaled Al Zeer, portavoce della comunità palestinese in Veneto

Cinque cittadini italiani residenti in Veneto, due uomini — di cui uno di origine palestinese — e tre donne, sono stati bloccati al Cairo durante una marcia organizzata verso Gaza e stanno facendo ritorno in Italia. Lo riporta il sito del Corriere del Veneto.

Le tre donne, partite dall’aeroporto di Bergamo insieme al veneto di origine palestinese, hanno subito il sequestro temporaneo di passaporti e telefoni, successivamente restituiti. Durante la loro permanenza in Egitto hanno dormito in un’area esterna all’aeroporto del Cairo. Attualmente sono in viaggio verso Istanbul, da dove prenderanno un volo per rientrare in Italia in sicurezza.

Il quinto cittadino veneto, invece, aveva deciso di partire autonomamente da Venezia ed è in fase di rientro via Vienna.

«Doveva essere una marcia pacifica, senza armi e senza disordini — ha spiegato Khaled Al Zeer, portavoce della comunità palestinese in Veneto, rimasto in Italia —. Le autorità egiziane erano state informate, i nostri concittadini erano partiti tutti con i visti regolari. La marcia per Gaza era organizzata da tempo e si sarebbe svolta pacificamente nel deserto, senza arrecare danno a nessuno. Ora l’unica cosa importante è che queste persone tornino sane e salve in Italia».

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