Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Violenza di genere

Ultras del Trento arrestato per l’aggressione a una poliziotta transgender veronese

Colpita con ferocia in un bar vicino allo stadio: il giudice dispone i domiciliari con braccialetto elettronico per l’aggressore, considerato socialmente pericoloso

Ultras del Trento. Foto dalla pagina Facebook del fotografo Ale Marz

Ultras del Trento. Foto dalla pagina Facebook del fotografo Ale Marz

È stato arrestato uno dei tre ultras del Trento ritenuti responsabili della brutale aggressione avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 febbraio scorsi ai danni di una poliziotta transgender. Il fatto si è verificato in un bar nei pressi dello stadio "Briamasco". La vittima, un’agente di 53 anni attualmente in servizio alla questura di Verona e da tempo impegnata nel proprio percorso di transizione da uomo a donna, era stata colpita con violenza tale da dover ricevere una ventina di punti di sutura e una prognosi di 30 giorni.

L’indagine, condotta dalla Digos della questura di Trento, si è rivelata complessa e ha richiesto la raccolta di numerose testimonianze e l’analisi dettagliata di materiale audiovisivo. Gli elementi raccolti hanno permesso al giudice per le indagini preliminari di emettere una misura cautelare nei confronti di uno degli aggressori: per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo si sarebbe distinto per una particolare pericolosità sociale, anche a causa di precedenti episodi violenti e di condotte antisociali successive all’aggressione. Le autorità lo descrivono come una persona di "indole particolarmente violenta". Oltre alla misura cautelare, nei suoi confronti è stato emesso un Daspo: per i prossimi cinque anni non potrà accedere agli stadi italiani.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione