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Violenza di genere
17.06.2025 - 17:58
Ultras del Trento. Foto dalla pagina Facebook del fotografo Ale Marz
È stato arrestato uno dei tre ultras del Trento ritenuti responsabili della brutale aggressione avvenuta nella notte tra il 14 e il 15 febbraio scorsi ai danni di una poliziotta transgender. Il fatto si è verificato in un bar nei pressi dello stadio "Briamasco". La vittima, un’agente di 53 anni attualmente in servizio alla questura di Verona e da tempo impegnata nel proprio percorso di transizione da uomo a donna, era stata colpita con violenza tale da dover ricevere una ventina di punti di sutura e una prognosi di 30 giorni.
L’indagine, condotta dalla Digos della questura di Trento, si è rivelata complessa e ha richiesto la raccolta di numerose testimonianze e l’analisi dettagliata di materiale audiovisivo. Gli elementi raccolti hanno permesso al giudice per le indagini preliminari di emettere una misura cautelare nei confronti di uno degli aggressori: per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico.
Secondo quanto riferito dagli inquirenti, l’uomo si sarebbe distinto per una particolare pericolosità sociale, anche a causa di precedenti episodi violenti e di condotte antisociali successive all’aggressione. Le autorità lo descrivono come una persona di "indole particolarmente violenta". Oltre alla misura cautelare, nei suoi confronti è stato emesso un Daspo: per i prossimi cinque anni non potrà accedere agli stadi italiani.
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