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Bufera mediatica

Il killer di Michelle Causo pubblica un video trap dal carcere e scatena l’ira dei familiari della vittima

Il padre: “Vuole farsi pubblicità sulla tragedia di nostra figlia”. Il Ministero: “Il video non è stato diffuso dall’istituto penale”

L'assassino di Michelle Caruso

L'assassino di Michelle Caruso

Ha sollevato un'ondata di indignazione il video trap pubblicato online da un ragazzo detenuto all’Istituto penale per i minorenni di Treviso, condannato nel 2023 per il brutale femminicidio della 17enne Michelle Causo, accoltellata e lasciata in un carrello della spesa vicino ai rifiuti. Il giovane, di origine cingalese, starebbe lavorando a un album musicale, di cui il brano in questione sarebbe una delle tracce promozionali.

La notizia ha scatenato la rabbia dei familiari della vittima. In un'intervista rilasciata al Messaggero, il padre della ragazza, Gianluca Causo, ha espresso profondo sdegno: “È uno sfregio alla memoria di Michelle e alla nostra dignità. Nel testo il detenuto chiede scusa alla madre, ma non ha mai chiesto perdono a mia figlia”.

Sul caso è intervenuto anche il capo del Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità, Antonio Sangermano. Dopo aver esaminato le relazioni interne e le informazioni raccolte, ha escluso il coinvolgimento diretto dell’Istituto nella diffusione del video: “Non è stato attivato alcun collegamento telematico da parte dell’Ipm. Evidentemente, terzi hanno usato in modo scorretto e incauto i profili social dell’indagato per diffondere contenuti lesivi delle vittime”.

Sangermano ha inoltre precisato che il brano era già stato reso pubblico in precedenti percorsi rieducativi e presentato in festival teatrali legati alla detenzione minorile.

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