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Criminalità giovanile

Baby banda del buco tenta di forzare tre garage ad Abano Terme

Due giovani ladri attrezzati con trapano, cacciaviti e tenaglie messi in fuga da un vicino: preso di mira anche il garage del distretto sanitario

Uno dei garage forzati dai giovani malviventi

Uno dei garage forzati dai giovani malviventi

Un nuovo episodio di microcriminalità ha turbato la quiete del quartiere San Lorenzo, ad Abano Terme, dove nel pomeriggio di mercoledì una baby “banda del buco” ha cercato di introdursi in tre garage di via Stella, uno dei quali appartenente al distretto sanitario gestito dall’Usl. Erano circa le 16.30 quando due giovani, descritti come poco più che ventenni, hanno cominciato a forare i basculanti con un trapano nel tentativo di aprirli.

L’azione è stata però interrotta dall’intervento provvidenziale di un residente che, insospettito dai rumori, si è affacciato dalla finestra costringendo i ladri alla fuga. A raccontare quanto accaduto è Adriana Marcon, una delle proprietarie dei garage presi di mira. “Erano in due, senza alcun travisamento – racconta – e dotati di tutta l’attrezzatura necessaria: trapano, cacciaviti, tenaglie. Sembravano due ladruncoli esperti”.

La fuga è stata repentina: i due giovani hanno abbandonato sul posto uno zainetto con all’interno alcuni attrezzi, compresi il trapano e la relativa valigetta, e sono scappati in bicicletta. “Per fortuna – continua Marcon – non sono riusciti a entrare nei primi due garage. Solo il terzo è stato aperto, ma non hanno trovato nulla di valore: c’erano solo attrezzi da lavoro. Anche il mio è rimasto intatto”.

Particolare inquietante: alcuni garage erano stati segnati con della vernice bianca, un dettaglio che fa pensare a un’azione pianificata con sopralluoghi preliminari. “Avevano segnato anche un quarto box, che però è rimasto intatto perché sono stati disturbati”, spiega ancora la residente.

Il garage del distretto sanitario comunale, pur essendo tra quelli forzati, non ha subito danni rilevanti. “Lì dentro ci sono solo faldoni, non saprei dire cosa pensassero di trovare”. La comunità di via Stella è scossa, anche perché non si tratta del primo episodio: “Era già successo qualche anno fa. Allora riuscirono ad aprire tutti i garage della zona. Siamo davvero preoccupati”.

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