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Cronaca
21.06.2025 - 10:00
Foto di repertorio
In un tranquillo quartiere di Padova, una storia di fiducia tradita ha scosso la comunità locale, portando alla luce un caso di furto che ha visto come protagonista una collaboratrice domestica. La donna, oggi poco più che cinquantenne, è stata condannata a scontare 3 anni e 2 mesi di reclusione per un furto avvenuto nel 2020, quando era impiegata saltuariamente in un'abitazione della zona Stanga.
UN FURTO SENZA SEGNI DI SCASSO
Il caso ha attirato l'attenzione degli investigatori del Commissariato Stanga per la sua particolarità: nell'appartamento non vi era alcun segno di scasso. I gioielli, del valore complessivo di circa 20.000 euro, erano spariti senza lasciare tracce evidenti di effrazione. Questo dettaglio ha subito indirizzato i sospetti verso qualcuno che conoscesse bene l'abitazione e le abitudini dei proprietari.
L'INDAGINE E LA SCOPERTA
Le indagini, condotte con meticolosità dalla polizia, hanno portato a concentrare l'attenzione sulla collaboratrice domestica. La donna, che aveva lavorato per alcuni mesi nella casa, aveva avuto modo di osservare dove i gioielli erano custoditi. Approfittando della fiducia riposta in lei e dell'accesso libero all'abitazione, avrebbe sottratto gli oggetti preziosi in un momento in cui si trovava sola.
LA CONDANNA E L'ARRESTO
Gli elementi raccolti durante le indagini sono stati sufficienti per portare la vicenda in tribunale, culminando con una condanna definitiva. La Squadra Mobile di Padova ha rintracciato la donna nella sua abitazione, scoprendo che nel frattempo aveva accumulato altri precedenti per reati simili. Dopo le verifiche di rito, è stata trasferita alla Casa Circondariale di Verona, dove sconterà la sua pena.
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