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Cronaca
23.06.2025 - 14:28
Foto di repertorio
Si è concluso con una condanna a cinque anni e sei mesi di carcere il processo a carico di un uomo di Chioggia di 55 anni accusato di maltrattamenti in famiglia. Il tribunale ha riconosciuto la gravità delle violenze ripetute inflitte alla moglie, spesso davanti agli occhi dei loro due figli minori.
Il pubblico ministero aveva chiesto una pena più severa, pari a sette anni e otto mesi, considerando il quadro allarmante emerso tra il 2021 e il maggio 2023. Nel corso di quel periodo, il comportamento dell’uomo, aggravato dall’abuso di alcol, aveva creato un clima di terrore e oppressione all’interno della casa. Le aggressioni verbali, con minacce come “Ti metto in un sacco” e “Ti faccio sparire e dirò che sei scappata”, degeneravano spesso in violenze fisiche, tra schiaffi e spinte.
Determinanti per il giudizio sono state le drammatiche testimonianze dei figli, ascoltati in audizione protetta, che hanno confermato i racconti della madre, descrivendo un ambiente familiare dominato dalla paura ogni volta che il padre era sotto l’effetto dell’alcol.
La donna ha inoltre riferito come, nonostante i momenti di pentimento dell’uomo, questi non sia mai riuscito a cambiare realmente né abbia mai accettato di intraprendere un percorso di disintossicazione, nonostante le ripetute sollecitazioni.
Nel marzo 2024, dopo la denuncia, l’uomo era stato allontanato dalla casa familiare con un provvedimento che gli imponeva il divieto di avvicinarsi a meno di 300 metri dalla moglie e dai figli.
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