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Allerta ambientale

Ozono oltre la soglia di sicurezza a Padova: il 19 giugno raggiunti i 186 microgrammi al metro cubo

Le alte temperature e la scarsa ventilazione estiva favoriscono il ristagno dell’elemento inquinante nei bassi strati dell’atmosfera: le autorità invitano a limitare le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata

Immagine di repertorio

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Durante l’estate, le condizioni meteorologiche tipiche del periodo — come temperature elevate, forte irraggiamento solare e scarsa ventilazione — favoriscono la formazione e l’accumulo dell’ozono nei bassi strati dell’atmosfera. È quanto segnalato dagli enti preposti al monitoraggio della qualità dell’aria, che rilevano un nuovo superamento della soglia di informazione per l’ozono troposferico nel territorio padovano.

In particolare, dai dati rilevati dalla centralina fissa ARPAV situata in località Mandria, è emerso che il giorno 19 giugno 2025 la concentrazione di ozono ha raggiunto il valore massimo di 186 microgrammi per metro cubo alle ore 14:00, superando così la soglia di informazione fissata a 180 µg/m³.

I dati aggiornati in tempo reale sono consultabili sul sito del Comune di Padova (www.comune.padova.it/ozono-inquinamento-dellaria) e sul portale ARPAV (www.arpa.veneto.it), che fornisce anche le previsioni per la giornata in corso e quella successiva.

L’esposizione prolungata a concentrazioni elevate di ozono può provocare irritazioni agli occhi, al naso, alla gola e alle vie respiratorie, specialmente durante lo svolgimento di attività fisiche. Per questo motivo, le autorità sanitarie invitano la cittadinanza a limitare la permanenza all’aperto tra le ore 12:00 e le 18:00, fascia oraria in cui si registrano i picchi di ozono. È inoltre consigliato ventilare gli ambienti chiusi nei momenti più freschi della giornata, preferibilmente al mattino presto o in serata, e seguire una dieta ricca di frutta e verdura di stagione, utile per l’apporto di antiossidanti, accompagnata da una buona idratazione.

Particolare attenzione va riservata ai soggetti più vulnerabili: bambini, donne in gravidanza, anziani, persone asmatiche o affette da patologie respiratorie e cardiovascolari. In questi casi, l’adozione di misure precauzionali risulta ancora più importante per evitare affaticamento respiratorio.

Infine, si ricorda che gli effetti dell’ozono possono variare sensibilmente da persona a persona e non sono cumulativi: i disturbi tendono a cessare con la riduzione delle concentrazioni atmosferiche del gas.

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