Scopri tutti gli eventi
Cronaca
26.06.2025 - 09:14
Foto di repertorio
Una scena inquietante, che racconta più di mille parole il volto oscuro di certi cantieri. Un giovane operaio marocchino di 19 anni è stato trovato ferito alla fermata dell’autobus "Marzenego", in via Castellana a Mestre, dopo essere caduto da un’impalcatura durante il lavoro. Anziché ricevere assistenza immediata, è stato abbandonato come un peso scomodo sul ciglio della strada.
A chiamare i soccorsi non sono stati i colleghi o i datori di lavoro, ma alcuni passanti, insospettiti dalla presenza del ragazzo a terra, dolorante e confuso. Il 118 è intervenuto e lo ha trasportato d'urgenza all’ospedale di Mestre, dove i medici hanno riscontrato traumi ma escluso il pericolo di vita.
L’episodio è avvenuto nelle prime ore del mattino del 26 giugno 2025. I carabinieri di Mestre, accorsi sul posto, hanno aperto un’indagine per chiarire dinamica, responsabilità e identità del datore di lavoro. Un dettaglio emerso durante le verifiche ha fatto scattare ulteriori allarmi: una prima chiamata al 118 segnalava l’incidente, ma subito dopo ne arrivava una seconda che lo smentiva. Un comportamento che solleva l’ipotesi di omissione di soccorso e, probabilmente, lavoro nero o mancato rispetto delle norme di sicurezza.
L’inchiesta in corso dovrà accertare se il ragazzo lavorasse in regola, se fossero presenti dispositivi di protezione individuale, e perché, dopo un infortunio grave, sia stato caricato e abbandonato senza alcuna assistenza.
Questo caso non è isolato, ma si inserisce in un quadro sempre più allarmante per la sicurezza nei luoghi di lavoro in Veneto. Nei primi quattro mesi del 2025, i morti sul lavoro sono saliti da 21 a 27 rispetto allo stesso periodo del 2024, con la provincia di Venezia che registra un inquietante raddoppio degli incidenti mortali, soprattutto nel settore edilizio.
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516