Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Caso Miteni

Caso Miteni, la CISL di Vicenza esulta: «Sentenza storica che afferma i diritti e la salute»

Il sindacato: «Vittoria di lavoratori e comunità. Ora bonifiche, risarcimenti e controlli sanitari permanenti»

Caso Miteni, la CISL di Vicenza esulta: «Sentenza storica che afferma i diritti e la salute»

Foto di repertorio

«Una sentenza storica, che riafferma diritti inviolabili e scrive una pagina di giustizia attesa da anni». Così la CISL di Vicenza commenta il verdetto sul caso Miteni, la vicenda che ha segnato in modo indelebile il territorio con l'inquinamento da PFAS.

Raffaele Consiglio, segretario generale provinciale della CISL, esprime soddisfazione per un pronunciamento che, dice, «riconosce i diritti basilari dei lavoratori e di un’intera comunità al diritto alla salute». Il sindacato, che si era costituito parte civile sin dall’inizio del processo, sottolinea l'importanza di questa scelta per dare «un segnale concreto di attenzione e responsabilità».

«Ora attendiamo di leggere le motivazioni della sentenza, che siamo convinti farà scuola anche oltre i confini nazionali», osserva Consiglio. Il segretario CISL riconosce anche il valore del lavoro svolto dal sistema giudiziario, che «ha saputo cogliere la necessità di uno sviluppo economico sostenibile, rispettoso delle persone e del territorio».

Sulla stessa linea Alberto Selmo, segretario provinciale della FEMCA CISL di Vicenza, che definisce la sentenza «un primo, importante passo verso la verità e la giustizia». Selmo ricorda le sofferenze patite per anni da lavoratori e famiglie, tra malattie, insicurezza e silenzi calati sull’emergenza ambientale.

«Non potevamo restare spettatori – prosegue –. Siamo stati presenti in aula, udienza dopo udienza, al fianco di decine di ex dipendenti e della comunità colpita. Oggi la giustizia ha detto che la salute non può essere sacrificata sull’altare del profitto».

Per il sindacato la condanna penale non è però un punto d’arrivo, ma l’inizio di una fase nuova: «Servono ora bonifiche straordinarie, risarcimenti e un sistema di monitoraggio sanitario permanente – incalza Selmo –. Pretendiamo risposte concrete per chi ha pagato sulla propria pelle e investimenti veri per restituire salubrità e dignità al territorio».

La FEMCA CISL rivendica anche il ruolo avuto nel mantenere viva l’attenzione sul caso Miteni quando il rischio era che calasse il silenzio: «Abbiamo sempre creduto che la verità dovesse venire a galla. Questa sentenza è una vittoria di chi non ha mollato, di chi ha lottato per la giustizia ambientale e sociale».

Il sindacato assicura che continuerà a vigilare su ogni sviluppo: «Non ci fermeremo finché non sarà fatta piena giustizia. Perché la salute, la dignità e il lavoro pulito devono tornare al centro dello sviluppo industriale veneto».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione