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Cronaca
28.06.2025 - 11:43
Foto di repertorio
Un episodio di violenza domestica, culminato con il lancio di candeggina addosso alla moglie, ha portato all’applicazione del braccialetto elettronico e del divieto di avvicinamento per un cittadino bengalese laureato in Medicina. La misura cautelare è stata disposta dal tribunale lagunare dopo la denuncia della donna, che ha raccontato ai carabinieri mesi di litigi e minacce.
Secondo la versione fornita dalla moglie agli inquirenti, l’uomo – arrivato in Italia da pochi mesi – avrebbe preteso di riportarla con sé in Bangladesh contro la sua volontà. Le tensioni familiari sarebbero progressivamente degenerate, fino alla presunta aggressione con la candeggina, episodio ritenuto particolarmente grave e decisivo nell’istruttoria della Procura.
Venerdì mattina, davanti alla giudice per le indagini preliminari Claudia Ardita, si è svolto l’interrogatorio di garanzia con la presenza di un interprete. L’imputato, difeso dall’avvocata Tiziana Ceschin, ha rigettato ogni accusa e si è riservato di depositare un memoriale difensivo completo di messaggi e testimonianze che, secondo la difesa, dimostrerebbero la sua estraneità ai fatti contestati.
Sul tavolo del pm Roberto Piccione rimane la denuncia dettagliata della donna, in Italia da anni, che ha raccontato ai carabinieri un clima di violenze verbali e psicologiche sfociato nell’aggressione fisica. Il marito, invece, sostiene di voler restare stabilmente in Italia e di essersi attivato per il riconoscimento della sua laurea in Medicina ottenuta in Bangladesh, a riprova – sostiene – delle sue intenzioni di costruirsi qui un futuro.
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