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Cronaca
02.07.2025 - 09:17
Una 29enne di origine serba è stata arrestata a Padova dalla Digos con l’accusa di aver messo in atto una truffa da oltre 100mila euro ai danni di un sacerdote della diocesi locale. La donna, già nota alle forze dell’ordine per precedenti episodi di truffa e raggiri ai danni di persone anziane e fragili – compresi altri religiosi – si era resa irreperibile per mesi, rifugiandosi nell’area balcanica, fino al suo rientro in Italia, dove è stata localizzata e fermata.
L’indagine, avviata nel giugno 2024 a seguito di una segnalazione della Diocesi di Padova, ha permesso di ricostruire un meccanismo ben collaudato: la donna si presentava al sacerdote fingendo situazioni di emergenza, spesso legate a problemi di salute, affitto o presunte difficoltà con istituzioni consolari. Riusciva così a ottenere somme di denaro sempre più consistenti, fino a portare il religioso a chiedere prestiti ai parrocchiani per poterla “aiutare”.
Tra il 2012 e il 2019, il sacerdote le aveva già consegnato 37mila euro. Tra maggio e novembre 2024, la truffatrice era riuscita a farsi dare ulteriori 55mila euro, promettendo ogni volta di restituire tutto a breve. In una delle ultime occasioni, aveva ottenuto 2mila euro sostenendo di dover saldare una mensilità d’affitto, in un’altra aveva riferito di urgenti cure mediche in ospedale, in un’altra ancora di dover “liberare” il proprio conto corrente tramite l’Ambasciata.
La situazione era diventata insostenibile per il sacerdote, ormai indebitato e privo di mezzi. Alcuni fedeli della parrocchia, notando il suo stato di difficoltà, avevano espresso preoccupazione, spingendo le autorità ecclesiastiche a denunciare il caso.
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