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Cronaca
18.07.2025 - 11:10
Foto di repertorio
Nella notte tra giovedì e venerdì la Polizia di Stato ha arrestato a Padova un 45enne italiano originario di Catania, già noto alle forze dell’ordine per una lunga lista di precedenti penali. L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Termini Imerese e dovrà scontare una condanna definitiva di 3 anni e 3 mesi di reclusione per reati contro il patrimonio.
Tutto ha avuto inizio attorno alle 00.30, quando una 53enne di origini rumene ha contattato il 113 denunciando il furto della propria auto e un'aggressione subita nella serata precedente, all’interno del suo appartamento: l’uomo, con cui aveva avuto una violenta lite, l’avrebbe colpita con dei pugni al volto prima di rubarle le chiavi e allontanarsi con la vettura.
Le Volanti della Questura sono intervenute subito in zona via Piovese, riuscendo a rintracciare l’auto parcheggiata poco distante, con un uomo addormentato al posto di guida. Alla richiesta di documenti, il sospettato ha fornito false generalità, ma poco dopo ha tentato la fuga, salendo repentinamente in macchina e scappando a tutta velocità, rischiando di investire i due agenti.
È scattato l’inseguimento, terminato poco dopo in via Balestra, dove la vettura è stata ritrovata abbandonata ma con le chiavi ancora nel cruscotto. Il fuggitivo è stato individuato poco distante e fermato dopo un tentativo di fuga a piedi.
Portato in Questura per l’identificazione, è emerso che l’uomo era già stato condannato in via definitiva per una serie di reati – tra cui truffa, furto, estorsione, maltrattamenti in famiglia, spaccio, lesioni, falsificazione di carte di credito – commessi in varie regioni d’Italia, tra cui Sicilia, Marche, Campania, Umbria e Veneto.
Durante il passaggio a casa per il recupero dei suoi effetti personali, gli agenti hanno trovato nel garage quattro scatoloni contenenti climatizzatori, di cui la 53enne non ha saputo giustificare la provenienza. Gli accertamenti successivi hanno confermato che si trattava di merce rubata, portando così a una perquisizione domiciliare che ha permesso il recupero e la restituzione dei beni.
L'uomo, oltre ad essere stato arrestato in esecuzione del mandato di carcerazione, dovrà rispondere anche di resistenza a pubblico ufficiale, false dichiarazioni sull’identità personale e ricettazione.
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