Scopri tutti gli eventi
Cronaca
31.07.2025 - 16:43
Foto di repertorio
Nemmeno i luoghi sacri sono più al riparo dalla criminalità. Presso la chiesa di San Simeon Grande, nel cuore di Rio Marin, due borseggiatori hanno tentato un colpo con destrezza tra i fedeli in preghiera.
Secondo la ricostruzione dei presenti, mentre la funzione era in corso, un uomo ha attraversato rapidamente la navata centrale attirando l’attenzione su di sé, probabilmente per creare un diversivo. Intanto, un complice si è avvicinato a una donna seduta nei primi banchi, tentando di rovistare nella sua borsa appoggiata accanto a lei.
Un altro fedele, posizionato poco distante, ha notato il gesto sospetto e ha dato l’allarme. Le urla hanno interrotto il rito e messo in fuga i due malintenzionati, che si sono dileguati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Il furto è stato sventato, ma l’episodio ha lasciato sgomento tra i presenti. Il fatto che i ladri scelgano di colpire anche durante una celebrazione religiosa riaccende il dibattito sulla sicurezza nei luoghi pubblici e sottolinea l’escalation del fenomeno dei borseggi a Venezia.
Nessun bottino, dunque, ma un chiaro segnale di allarme. La chiesa, tradizionalmente percepita come un rifugio sicuro, diventa ora bersaglio di un crimine sempre più sfacciato. I fedeli presenti hanno espresso preoccupazione e amarezza per l’accaduto, segnalando l’urgenza di un presidio maggiore anche in contesti considerati finora inviolabili.
Nel frattempo, resta alta l’attenzione da parte delle istituzioni: la Lega ha recentemente presentato a Venezia una proposta di legge per reintrodurre la procedibilità d’ufficio per i reati di borseggio, così da permettere alle autorità di agire anche in assenza di denuncia da parte della vittima.
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516