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Violenza di genere

Abusa di una ragazza in un ex aeroporto militare e il fidanzato è costretto a guardare: 19enne tunisino in manette

Il giovane, già noto alle forze dell’ordine per rapine e considerato pericoloso, era evaso dal Centro per il rimpatrio di Gradisca d'Isonzo

Immagine di repertorio generata con IA

Immagine di repertorio generata con IA

È stato arrestato dopo mesi di latitanza il 19enne tunisino accusato di violenza sessuale di gruppo ai danni di una giovane di origini marocchine. Il fatto risale all’8 luglio scorso e si è consumato all’interno di uno stabile abbandonato nell’ex aeroporto militare Allegri, alla periferia della città veneta. Secondo le ricostruzioni, mentre due complici immobilizzavano il fidanzato della vittima minacciandolo con un coltello, il giovane avrebbe abusato della ragazza.

Il 19enne era già noto alle forze dell’ordine. Arrestato nel novembre 2024 per una serie di rapine, era stato successivamente trasferito nel Centro per il rimpatrio (Cpr) di Gradisca d'Isonzo, in attesa dell'espulsione dal territorio italiano. Ma lo scorso aprile era riuscito a evadere, facendo perdere le proprie tracce.

Dopo una lunga indagine, gli agenti della polizia di Padova lo hanno rintracciato proprio all’interno dell’ex struttura militare dove era avvenuto lo stupro. Si nascondeva in una stanza al piano terra degli ex alloggi di servizio. A guidare le forze dell’ordine è stata la denuncia del fidanzato della ragazza, presente al momento della violenza.

Il giovane era stato condannato a 2 anni e 7 mesi di reclusione per le rapine e, attualmente, si trova nel carcere Due Palazzi di Padova. Le indagini proseguono per individuare e fermare gli altri due membri del gruppo, in attesa del verdetto per questo nuovo, efferato, crimine.

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