Timori per l’amianto nel cantiere vicino alla ex discarica di Chioggia

I sindacati chiedono verifiche urgenti e il blocco dei lavori fino alla certezza dell’assenza di fibre cancerogene nell’aria

Adamo Chiesa

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08.08.2025 - 17:31

L'ex discarica di Chioggia presso il porto Val da Rio

Preoccupazione crescente tra i lavoratori e le organizzazioni sindacali per il possibile rischio di contaminazione da fibre di amianto nel cantiere Veritas dell’Ecocentro e della Stazione di Travaso di Chioggia. L’area si trova a ridosso del sito della bonifica della ex discarica, dove si teme la dispersione di materiali pericolosi nell’aria. Veritas, in via cautelativa, ha già adottato misure preventive per la sicurezza degli addetti e ha diffidato formalmente la ditta incaricata della bonifica dal proseguire i lavori. La ripresa sarà possibile solo dopo verifiche tecniche e ambientali che confermino l’assenza di rischi. Le sigle sindacali FP Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel hanno sollecitato un intervento immediato di ARPAV e SPSAL per effettuare rilievi approfonditi e garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. «È inaccettabile che possano sussistere dubbi su un’esposizione all’amianto – sottolineano – Ogni lavoratore deve operare in un ambiente sicuro e tutelato». L’appello è stato rivolto anche al sindaco di Chioggia, in qualità di autorità sanitaria locale, affinché intervenga a tutela sia dei dipendenti sia della cittadinanza. I sindacati chiedono trasparenza, tempestività nelle verifiche e una costante informazione a chi lavora in quell’area.

Veritas, in via cautelativa, ha già adottato misure preventive per la sicurezza degli addetti e ha diffidato formalmente la ditta incaricata della bonifica dal proseguire i lavori. La ripresa sarà possibile solo dopo verifiche tecniche e ambientali che confermino l’assenza di rischi.

Le sigle sindacali FP Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti e Fiadel hanno sollecitato un intervento immediato di ARPAV e SPSAL per effettuare rilievi approfonditi e garantire il rispetto delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro. «È inaccettabile che possano sussistere dubbi su un’esposizione all’amianto – sottolineano – Ogni lavoratore deve operare in un ambiente sicuro e tutelato».

L’appello è stato rivolto anche al sindaco di Chioggia, in qualità di autorità sanitaria locale, affinché intervenga a tutela sia dei dipendenti sia della cittadinanza. I sindacati chiedono trasparenza, tempestività nelle verifiche e una costante informazione a chi lavora in quell’area.