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Cronaca
12.08.2025 - 09:12
Foto di repertorio
È morto all’alba di lunedì, poche ore dopo essere stato strappato alla morte grazie all’intervento tempestivo della polizia. Un uomo di origini albanesi, 34 anni, è deceduto all’ospedale di San Donà di Piave dopo aver accusato un grave malore nella piscina dell’hotel Ermitage, a Jesolo.
L’allarme era scattato intorno alle 23 di domenica sera, quando alcuni ospiti della struttura turistica hanno notato il giovane annaspare e agitare le braccia nell’acqua, in evidente stato di difficoltà. Il personale dell’hotel ha chiamato i soccorsi, mentre alcuni clienti tentavano di intervenire.
I primi a giungere sul posto sono stati gli agenti di una volante del Commissariato di Jesolo, uno dei quali abilitato alle manovre di rianimazione. Il 34enne, privo di coscienza e senza respiro, è stato tratto fuori dalla vasca e sottoposto a massaggio cardiaco. Dopo alcuni minuti di intervento, il suo cuore ha ripreso a battere.
Apparentemente fuori pericolo, è stato affidato ai sanitari del 118 e trasportato d’urgenza al pronto soccorso. Tuttavia, il miglioramento è durato poco. Nelle prime ore del mattino, le sue condizioni si sono nuovamente aggravate, fino al decesso.
Un elemento che complica ulteriormente il quadro è il fatto che l’uomo non risultava registrato tra gli ospiti della struttura, né faceva parte dello staff. Nessuno, tra i presenti, lo conosceva. Da qui il sospetto che si sia introdotto nella struttura senza autorizzazione.
Gli investigatori ipotizzano che potesse trovarsi in stato di alterazione dovuto a alcol o sostanze, possibilità che spiegherebbe anche il malore improvviso. Non si esclude nemmeno che potesse essere in fuga o che avesse bisogno d’aiuto.
La Procura di Venezia è stata subito informata del decesso. Al Commissariato spetta ora il compito di fare chiarezza sull’identità dell’uomo, sulle sue condizioni al momento dell’episodio e su come sia riuscito a entrare nella piscina dell’albergo.
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