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Santa Lucia di Piave, arrestati due ladri dal padovano e veneziano: uno legato all’ex mala del brenta

Inseguimento notturno, refurtiva recuperata. Fermati 67enne e 61enne; arresti convalidati e domiciliari.

Santa Lucia di Piave, arrestati due ladri dal padovano: uno legato all’ex mala del brenta

Foto di repertorio

Un passo falso nel silenzio della notte, un cittadino attento e due agenti che non mollano la presa: a Santa Lucia di Piave la segnalazione di un residente ha innescato una corsa contro il tempo che ha portato all’arresto di due pregiudicati padovani. Dietro la scena, una dinamica classica del furto in abitazione e un dettaglio che fa rumore: uno dei fermati è noto alle forze dell’ordine come ex esponente della Mala del Brenta.

Poco dopo la mezzanotte di ieri, la sala operativa della Questura di Treviso ha raccolto la segnalazione di movimenti sospetti in via De Amicis a Santa Lucia di Piave. La volante del Commissariato di Conegliano è arrivata in pochi istanti, sorprendendo un uomo all’esterno di una casa: faceva da palo mentre il complice era all’interno.

Alla vista dei poliziotti, il palo ha tentato la fuga tra i giardini delle abitazioni circostanti. Il più giovane dei due agenti in servizio lo ha bloccato poco dopo: con sé aveva un borsone con flessibili, piedi di porco e avvitatori elettrici, strumenti tipici dei furti in appartamento. Nel frattempo è stato intercettato anche il secondo uomo, appena uscito dall’abitazione. Alla richiesta di fermarsi ha opposto resistenza, arrivando ad aggredire un agente, che lo ha immobilizzato. Entrambi erano vestiti di scuro, con guanti e volto coperto.

Secondo il sopralluogo, i ladri hanno approfittato dell’assenza dei proprietari, in vacanza in Spagna. Forzata una porta secondaria, hanno messo a soqquadro tutte le stanze. Tra la refurtiva recuperata dagli agenti figurano tre orologi, restituiti grazie al tempestivo intervento.



I due arrestati, cittadini italiani di 67 e 61 anni, sono originari rispettivamente di Piove di Sacco e Vigonovo (provincia di Venezia). Uno è conosciuto alla giustizia come esponente della Mala del Brenta; l’altro vanta una lunga lista di precedenti. Il primo è uscito dal carcere nel 2019, il secondo ha terminato i domiciliari nel 2021. Da allora, di entrambi si erano perse le tracce fino alla scorsa notte. Resta da chiarire come siano arrivati nel Trevigiano dal Padovano.
Nell’udienza per direttissima di sabato mattina, gli arresti sono stati convalidati. Per entrambi sono stati disposti gli arresti domiciliari. La Polizia sta proseguendo gli accertamenti per verificare eventuali collegamenti con altri furti nella zona. Vale il principio di presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.


Il caso evidenzia due aspetti cruciali: l’importanza della collaborazione dei cittadini — la chiamata del residente è stata decisiva — e il fenomeno del “pendolarismo” del crimine tra province limitrofe. La rapidità di intervento del Commissariato di Conegliano e il coordinamento con la Questura hanno consentito di chiudere il cerchio in tempi strettissimi, limitando i danni per i proprietari e recuperando la refurtiva.

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